Fratelli nella notte
di Cristiano Cavina
Seconda guerra mondiale, due fratelli davanti al discrimine fra vivere e morire: ma non ci sono eroi né mostri nel romanzo di Cavina, soltanto un ragazzo spaventato che cerca di sopravvivere e un uomo costretto a scegliere se rischiare la vita per salvarlo
Mario è un giovane contadino romagnolo, semplice e mite. Non ha sogni nè desideri e accetta con atavica rassegnazione la dura vita di lavoro e fatica che il destino gli ha assegnato. La sua esistenza procede così, nella ciclicità dell'alternarsi delle stagioni. Al compimento dei diciotto anni Mario riceve, con spavento, la cartolina di leva della Repubblica sociale: è il 1944, e per paura delle armi si sottrae all'arruolamento. Si rifugia prima da alcuni lontani parenti, aiutandoli nei lavori più pesanti in cambio dell'ospitalità, quindi si unisce alla 36esima brigata Garibaldi...)
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