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Bellissimo film tanto sconosciuto quanto accattivante..In effetti le strizzate d'occhio a dario argento sono notevoli e non ci si annoia nemmeno un istante..Bellissima la trama,ma anche regia e fotografia non sono affatto male;buone anche le musiche..unica leggera stonatura;ma possibile che tutte le vittime (anche quelle che sanno di rischiare),se ne vadano sempre a letto o a farsi il bagno senza mai chiudere la porta a chiave??Mah...
A soli 28 anni Antonio Bido debutta nella regia con la padronanza di un veterano, confezionando un giallo che nello stile ricorda molto quelli di Dario Argento (vedi il frequente utilizzo di soggettive) dai quali, però, si discosta notevolmente nella trama (viene tirato in ballo addirittura lo sterminio degli ebrei). Il finale è forse troppo frettoloso, ma la sceneggiatura (di Vittorio Schiraldi, Roberto Natale, Aldo Serio e del regista) è una delle più compatte e curate che il genere ricordi, i personaggi sono credibili e ben interpretati, e l’ambientazione in una Padova sonnolenta non manca certo di fascino. Efficaci le musiche dei Trans Europa Express.
I miei voti sono tutti alti, il massimo, questo è il cinema di genere che preferisco. Il triller è la dimensione nella quale trovo si possano dire moltissime cose. 25 anni da Padova, una filmografia da indipendente alle spalle, Bido è al suo primo film. Sicuramente 'Come ammette lui stesso' argentiano, anche se la seconda parte, girata a Padova, prelude al capolavoro, solamente nero.
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