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La testata intreccio tra gender e sis (Società italiana delle Storiche) intende evocare attraverso la riproposizione del termine greco genesis – si legge nell'editoriale - "una nuova esperienza ma anche un viaggio e una ricerca a ritroso nel tempo e nella memoria". In effetti la nuova rivista si colloca in una importante tradizione di storia delle donne e di genere nel nostro paese che aveva dato vita tra gli anni settanta e ottanta a importanti iniziative editoriali periodiche conclusesi ormai da circa un decennio. Il progetto editoriale prevede una struttura articolata: un tema monografico a dimensione diacronica che consenta di discutere le periodizzazioni tradizionali attraverso l'approccio di genere; una sezione dedicata ai filoni di ricerca emergenti e parecchie rubriche non tutte necessariamente presenti contemporaneamente (biografie fonti forum generazioni interviste rassegne resoconti). Una struttura volta dunque a salvaguardare il rapporto vitale tra ricerca storica e impegno politico il dialogo di carattere generazionale e l'apertura al di là del mondo degli studiosi di professione. Il primo numero è emblematicamente dedicato a Patrie e appartenenze – riflessione non nuova per la Società delle Storiche almeno per quanto riguarda il secondo termine – nella consapevolezza che le appartenenze contribuiscono in modo decisivo a determinare le identità individuali e collettive e si declinano in modo assai diverso per uomini e donne. Il filo conduttore è in questa sede l'appartenenza alla patria: tema poco studiato soprattutto in termini di cittadinanza e non solo nel nostro paese. Dal punto di vista del metodo va segnalata la scelta di privilegiare però in tutti i contributi l'interazione tra patria e altre appartenenze: approccio che contribuisce a portare alla luce realtà molto più sfaccettate complesse e imprevedibili delle grandi dicotomie - prima tra tutte pubblico/privato - cui siamo abituati.
Emma Mana
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