Atto unico, il terzo del Trittico di Puccini insieme a Il tabarro e a Suor Angelica, scritto su libretto di Giovacchino Forzano. Il soggetto trae spunto da un breve episodio della Commedia (Inferno, XXX, 22-48).
Personaggi
Gianni Schicchi (baritono)
Lauretta, figlia di Gianni Schicchi (soprano)
Zita detta "La Vecchia", cugina del mercante Buoso (contralto)
Rinuccio, nipote di Zita (tenore)
Gherardo, nipote di Buoso (tenore)
Nella, moglie di Gherardo (soprano)
Gherardino, figlio di Gherardo e Nella (soprano)
Betto Di Signa, cognato di Buoso (basso)
Simone, cugino di Buoso (basso)
Marco, figlio di Simone (baritono)
La Ciesca, moglie di Marco (mezzosoprano)
Nella sua casa di Firenze (anno 1299) è da poco spirato Buoso Donati e i parenti lo vegliano in preghiera. Ma poiché corre voce che Buoso abbia lasciato i suoi beni ai frati, la veglia viene interrotta per aprire il testamento, che conferma la fondatezza delle dicerie. Rinuccio, fidanzato di Lauretta, figlia di Gianni Schicchi, propone alla famiglia in fermento di ricorrere ai consigli del futuro suocero che ha la fama di essere uomo accorto. Zita, detta La Vecchia, leva proteste all’arrivo di Schicchi – a causa delle sue origini plebee – e quello, offeso, se ne andrebbe, senza le implorazioni di Lauretta. Subito Gianni elabora un piano che diventa a tutti chiaro quando risponde contraffacendo la voce di Buoso al dottor Spinelloccio venuto a informarsi della salute del paziente. Manda quindi a chiamare il notaio e, messosi a letto travestito da Buoso, detta il nuovo testamento. I legati più ambiti li destina però per sé: la casa di Firenze, la mula, i mulini di Signa. Né i parenti possono protestare senza svelare la truffa e quindi incorrere nella giusta punizione. Dopo avere scacciato tutti dalla casa che ormai è sua, Gianni Schicchi, mentre Rinuccio e Lauretta amoreggiano sul balcone, spiega al pubblico di aver tanto osato per il bene dei due fidanzati.
(tratto dall'Enciclopedia della Musica Garzanti)
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