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Gianoli Luigi - ATLETI COME UOMINI - 1967 / 1°ed. - pref. di Gianni Brera
autore : Luigi Gianoli
Morto Gianoli grande firma dello sport
MILANO - Luigi Gianoli, scrittore, critico musicale, giornalista sportivo di grandi meriti è morto l' altra notte, a Milano. Aveva 80 anni. Era nato a Monza, nel 1918. Aveva dato risalto a una rubrica ippica, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, di assoluta eccellenza. Reduce dalla campagna di Russia (3 Reggimento di Cavalleria Savoia) Gianoli aveva in seguito partecipato alla Resistenza. Catturato dai tedeschi era evaso fortunosamente di prigione. Bruno Roghi lo aveva assunto alla Gazzetta dello Sport, a Liberazione avvenuta. Gianni Brera lo aveva convinto ad uscire dalle colonne dell' ippica (Gianni esigeva anche tennis, Giri e Tour, racconti, eccetera eccetera). Mario Soldati gli aveva consigliato di raccogliere alcuni articoli in preziosi volumi (Ritagli rosa; Atleti come uomini; Sport verità). Critico musicale sul quotidiano L' Italia, Gianoli aveva preparato alcuni libri per la scuola (Verdi, Wagner). Seguirono quelle pubblicazioni: La Vergine a cavallo, per i tipi di Rizzoli: i ponderosi, apprezzatissimi Cavallo e l' uomo e Il purosangue, editi da Longanesi, apprezzatissimi, tradotti in quattro lingue: nonché Savoye Bonnes Nouvelles, l' ultima epopea della cavalleria italiana dalla Jugoslavia alle rive del Don, che, non volendo essere una agiografia, suscitò vivaci polemiche. Con Luigi Gianoli ho avuto una consuetudine di lavoro di oltre 50 anni. Dei primissimi redattori che, nel ' 45, Roghi aveva radunato a La Gazzetta, Gianoli fu l' unico a non... emigrare. Luigi Gianoli era un "uomo solo": la solitudine si era inasprita con la morte di suo fratello Nino. Lo incontravo a San Siro, amareggiato, invecchiato. Si doleva del declino di quello speciale mondo, dello scarso spessore dei nuovi venuti: del decoro declinante. Una delle ultime volte che lo vidi mi raccontò dei suoi due cavalli: Terrificante, che era stato un buono steepler e Buri. Terrificante gli era morto di colica. "Una scena straziante - mi diceva -. Afferrato dal male, Terrificante si era drizzato all' impiedi. Si era portato le due zampe anteriori all' altezza della criniera quasi fossero due mani disperate, poste fra i capelli". Il volto di Gianoli era bagnato di pianto.
prefazione di Gianni Brera
lingua : italiano
editore : La Scuola Editrice / Brescia
edizione : 1967
collana : "L' Alfiere"
rilegatura : cartonato rigido con sovracoperta illustrata
cm. 22 x 15
pag. 324
condizioni : buonissime / ottime
illustrazioni fotografiche in b/n
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