Einaudi (Paperbacks 56); 1975; nsbn ; brossura ; 20,5 x 12,5 cm; pp. XLI-188; Introduzione di J. P. Vernant. Traduzione di Letizia Berrini Pajetta. Prima edizione ; Presenta leggeri segni d'uso al dorso (senza mancanze nè lacerazione, piccole macchiette), interno ottimo e senza scritte; Molto buono (come da foto). ; Adone fu l'amante di Afrodite e di Persefone, come a dire della dea dell'amore e della dea dei morti, che l'ebbero ciascuna per sei mesi all'anno. Già un antico scoliasta di Teocrito vide in questo mito la raffigurazione della cultura del grano, che rimane un certo tempo sotto terra, prima di venire alla luce; e i mitologi moderni l'hanno accostato ai molti altri miti orientali che presentano divinità o spiriti della vegetazione morenti e rinascenti ad ogni ciclo annuale. Marcel Detienne, nel suo studio, percorre tutt'altra via. Egli risale alla nascita del giovane bellissimo dall'albero della mirra, per mettere anzi in evidenza un'opposizione fra Adone e Demetra, tra gli aromi e il grano e quanto da essi rappresentato o indotto : eccitazione e norma, vanità e utilità. Adone è dotato d'una potente vitalità e di un'esuberante sessualità; ma a lui si associano vegetali «freddi», come la lattuga; la coltivazione di giardini sterili, fatti bruciare in breve tempo al sole della canicola; feste disordinate, che esaltano lo sfogo sfrenato della passionalità, provocato dai profumi al colmo dell'estate e pervertitore del matrimonio in un incontro lascivo. Cosí, sotto il patrocinio di Adone, è tutto un ordine celeste e sociale che viene sconvolto. Questa lettura del mito di Adone trova conferma, nel libro di Detienne, in una serie di altri miti analoghi, che tutti esprimono, pur con varianti, la seduzione erotica e le sue manifestazioni: quello di Faone, il traghettatore; di Menta, insidiatríce delle nozze di Persefone; di Iynx, uccello magico; di Issione, padre dei Centauri; della fenice. Il libro snoda tutti questi temi con un'articolazione completa, con una ricca documentazione reinterpretata a fondo, con un metodo non meno nuovo dei risultati a cui giunge. E con un fascino singolare, che deriva non solo dal soggetto, immerso negli orizzonti favolosi dell'Arabia Felice, ma anche dalla ricchezza dei piani, antropologici, sociologici, poetici, su cui si muove la ricerca, e dal misto di fantasia e di realtà nell'universo mentale dei Greci.;
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