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Ritornano le sorelle Thalheim e il loro lussuoso negozio sul viale del Ku’damm. Con la guerra ormai alle spalle e gli affari ben avviati, le ragazze possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Ma i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo.
Berlino, 1952. «Vivi la vita come una danza»: questo è sempre stato il motto di Silvie Thalheim. Mentre l’attività di famiglia è la priorità assoluta per la sorella Rike, dopo il periodo oscuro della guerra Silvie vuole solo una cosa: godersi la vita al massimo. Terminata una storia passionale ma tormentata con l’attore Wanja Krahl, corona il sogno di una relazione stabile e felice con l’editore Peter van Ackern, conosciuto alla Fiera del libro di Francoforte. Grazie al boom economico, gli affari vanno a gonfie vele e i grandi magazzini Thalheim sono sulla bocca di tutte le berlinesi: sottogonne e calze di nylon, ma anche raffinate collezioni dall’Italia, vanno a ruba. Da quando il fratello gemello di Silvie è tornato dalla guerra, le dinamiche familiari sono cambiate: Oskar dovrebbe dirigere l’azienda, ma preferisce abbandonarsi alla frenesia delle notti di festa. Quando un concorrente minaccia di portare via tutto ai Thalheim, Silvie si rende conto che deve assumersi la responsabilità del negozio e dei suoi cari. Non conosce le stoffe come sua sorella Rike, non ha l’occhio per il taglio e i modelli di Miriam Sternberg e non sa disegnare con la maestria della sorellastra Flori. Ma Silvie sa vedere e sentire. Riesce a indovinare i desideri più intimi delle persone: in questo è unica.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Torniamo a Berlino, est e ovest, nel dopo guerra, dalla famiglia Thalheim ed i sui grandi magazzini. La vicenda di questo secondo volume è incentrata su Silvie, la seconda sorella. Ho molto apprezzato questo volume per le riflessioni personali, i drammi affrontati e le questioni politiche.
Pubblicato recentemente dalla casa editrice Fazi editore, “Giorni felici” ci trasporta nuovamente a Berlino dove Silvie, secondogenita della famiglia Thalheim, deve destreggiarsi tra gli impegni radiofonici della Rias (stazione radio statunitense) e le vicissitudini della famiglia. Oscar, suo fratello gemello, è infatti ritornato dal fronte russo traumatizzato e turbato; desideroso dunque di recuperare gli anni persi, egli conduce una vita sregolata e dissoluta. Quando però l’erede della dinastia metterà in pericolo le finanze dei Grandi Magazzini Thalheim, Silvie dovrà intervenire per salvaguardare i suoi famigliari, l’azienda e i dipendenti. Secondo capitolo della trilogia dedicata alle “Sorelle del Ku’Damm”, “Giorni felici” ci trasporta nella vita turbolenta di Silvie, ragazza indipendente e passionale il cui motto “Vivi la vita come una danza” spesso le procura cocenti delusioni amorose. L’autrice tuttavia non si ferma qui, poiché ci narra anche la politica repressiva sovietica applicata a Berlino Est, dove i cittadini vivono in estrema povertà con le tessere annonarie. Tra tradimenti, apparizioni sconcertanti e segreti inconfessabili, la scrittrice tedesca ci regala un nuovo romanzo contraddistinto da un’ottima caratterizzazione dei personaggi e da un’accurata ricostruzione storica e politica della Germania del 1950. Con uno stile scorrevole e piacevole, Brigitte Riebe si conferma ancora una volta un’autrice talentuosa, capace di catturare l’attenzione del lettor* con una narrazione coinvolgente e appassionante.
Il secondo volume della saga, che narra la vita delle sorelle del Ku'damm nella Berlino del secondo dopoguerra, è interamente dedicata a Sylvie, la secondogenita di casa Thaleim, mentre tutti gli altri diventano personaggi minori. Sylvie ha sempre mostrato molto disinteresse per l'azienda di famiglia e continua a mostrarne qui, anche perché ha trovato la sua strada come voce della radio ufficiale di Berlino Ovest. La ragazza è molto apprezzata dal suo pubblico e dai dirigenti per le sue idee e il suo impegno. Sul lato sentimentale continua, invece, a farsi coinvolgere in relazioni sbagliate, provando profonda amarezza per la propria vita realizzata solo a metà. Ma, ovviamente, il destino ha per lei progetti importanti... Anche in questo secondo capitolo della saga ha un ruolo primario la Storia, la divisione tra est e ovest, le condizioni di vita differenti tra i cittadini di una città sottoposta a due sfere d'influenza politica opposte. Dal punto di vista della trama, mi è sembrato, poi, più ricco di eventi coinvolgenti e meno improbabili. Non manca, però, qualche scivolone dell'autrice, che sfiora il limite tra il credibile e l'inverosimile, dando per di più la sensazione di un inutile déjà vu.
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