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Una poliziotta fragile ma volitiva, un killer capace di descrivere il silenzio e un giovane depresso incrociano le loro esistenze. Nessuno resterà indenne.
L'ispettore Grazia Negro è alla ricerca di un serial killer che entra ed esce dalle autostrade fingendosi agente di commercio e cambiando di volta in volta identità. Il killer, Vittorio – affascinante, lucido, glaciale, convinto che fermarsi sul bordo della strada sia come essere una nota sbagliata nella musica –, offre i suoi servizi professionali su Internet con il nome di Pit Bull. Alex, cronicamente insonne, un pit bull ce l'ha davvero, e approfitta del suo lavoro presso un internet point di provincia per trovargli un padrone. Purtroppo però risponde all'e-mail sbagliata… Lucarelli accelera e rallenta il ritmo con esemplare abilità, spostando continuamente il punto di vista. Il risultato è un affresco corale di voci, suoni e immagini: un'indimenticabile storia di non-vite che si intersecano lungo le strade reali e virtuali del nostro paese.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Lo stile di Lucarelli mi piace. E mi piacciono i suoi noir ambientati in una Bologna che conosco e che ha qualcosa di lunare e inafferrabile. La notte, sotto la cupola avvolgente dei portici, sembra celare più segreti e misteri di quanto si possa anche solo immaginare... Il racconto è avvincente e la figura della protagonista ben tratteggiata, a volte un pò troppo marcata nelle sue nevrosi. Comunque ben scritto e capace di catturare l'attenzione. Importante qualità per un giallo d'autore.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
“Quasi a metà del terzo arpeggio Tenco inizia a cantare. Non lo fa con tristezza, anche se le parole che dice sono tra le più strazianti che abbia mai sentito.
Un giorno dopo l’altro… il tempo se ne va… Le strade sempre uguali… le stesse case.”
Se Almost Blue era il giallo più "sentito" di Lucarelli, scritto di getto probabilmente, e L'Isola dell'angelo caduto il più "cerebrale", meditato, Un giorno dopo l'altro è senza dubbio il più completo, equilibrato, l'opera di un autore con capacità narrative non comuni e l'esperienza acquisita nel corso degli anni.
Un giorno dopo l'altro è una citazione, evidente e dichiarata, di una famosa canzone di Tenco, legata alla sigla televisiva della ormai "mitica" trasposizione televisiva di alcune storie di Maigret, in una serie che aveva come protagonista Gino Cervi (e collaboratore Andrea Camilleri...). Un giorno dopo l'altro, canzone struggente e bellissima, è solo uno dei tanti omaggi che l'autore fa ai suoi maestri, ai suoi compagni di viaggio letterari, musicali e forse personali (uno tra tanti, il dottor Bozzi, consulente della sua trasmissione televisiva Blu notte). Piace a Lucarelli la citazione, il riandare al suo passato narrativo, il riprendere temi e personaggi già comparsi nei suoi libri. Infatti a svolgere le indagini del caso è un poliziotto della Mobile di Bologna che già è stata tra i protagonisti di Almost Blue: Grazia Negro. Ma non è lei la figura centrale del romanzo. Come accade nei gialli dell'autore emiliano, il vero protagonista è l'assassino, con i suoi pensieri, le sue ossessioni, la sua vita anche normale; a differenza di ciò che avviene nei tradizionali gialli "seriali", che prevedono il medesimo indagatore che assume anche il ruolo di primo attore assoluto (mi riferisco alle storie di Montalbano scritte da Camilleri, quelle di Pepe Carvalho di Manuel Vázquez Montalbán, le stesse vicende di Maigret o quei romanzi gialli scritti da Scerbanenco, maestro spesso citato da Lucarelli).
E accanto all'assassino ruotano figure non certo minori: alcune vittime, il padre e la madre, un vecchio vicino di casa morto da tempo che si scoprirà solo alla fine essere una fondamentale figura di riferimento per il killer. Perché di vero killer professionista si tratta. Non di un serial killer psicopatico, come in Almost Blue, ma di un freddo assassino su commissione, abilissimo nel travestirsi e nel non lasciare alcuna traccia di sé. Unico tramite con il mandante, con chi gli commissiona gli omicidi è una chat via Internet, gestita da un provider bolognese, dove l'assassino si maschera dietro il nome di Pitbull. Arrivare alla vera identità di Pitbull sarà un'impresa difficile, ma lo stesso spietato killer lascerà finalmente lungo il cammino qualche piccola traccia. E sarà Alex, un ragazzo curioso che stancamente trascina "un giorno dopo l'altro" la propria vita lavorando negli uffici del provider bolognese, a scoprire una di queste tracce, quella fondamentale. Lui, così tranquillo, così mite, con un cane, un american stafford, identico a un pitbull nell'estetica ma in realtà buonissimo, dovrà affrontare una situazione difficile incrociando la sua strada con quella di Grazia. Tre personaggi disillusi si incontrano per caso mescolando la disillusione amorosa di Alex (lasciato dalla fidanzata danese Kristine), con quella sentimentale di Grazia (un po' stanca del suo rapporto con Simone, ricordate? il ragazzo cieco protagonista con lei di Almost Blue), e quella esistenziale di Vittorio, killer sin da ragazzo, ma troppo "normale" per essere così speciale. Tre disillusioni che scontrandosi rimetteranno a posto le cose.
Bello questo romanzo di Lucarelli, forse la sua opera migliore. Facendo il gioco che lui stesso lancia nelle sue trasmissioni televisive, in cui paragona le storie vere, che presenta di volta in volta, a romanzi di grandi autori... "se fosse un film" non sarebbe di genere pulp e non sarebbe nemmeno un poliziesco "all'americana". Sarebbe forse un titolo neorealista venato di malinconia o un episodio di quel Maigret molto "all'italiana" come è stato quello interpretato da Cervi. E qui dovrebbe partire un sottofondo musicale: un giorno dopo l'altro...
A cura di Wuz.it
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