La scatola dell'inventore

una sorta di romanzo di formazione. Originale per collocazione e temi trattati, dal profumo di "Profumo" di suskind, ma scritto precedentemente a questo. Una lettura interessante e rilassante. Leggerò senz'altro il successivo libro dell'autore.

L'impressione, non del tutto piacevole, è che questo romanzo sia un po' come uno dei congegni inventati dal suo giovane protagonista; si resta senz'altro colpiti dalla precisione e dalla scorrevolezza del meccanismo narrativo ma, alla lunga, stile e trama appaiono un po' ripetitivi, e comunque aridi come può esserlo un automa. La lingua, per esempio, oscilla continuamente fra auliche circonvoluzioni e battute volgari, e se ne percepisce lo sforzo di voler restare simpatici e originali ad ogni costo. Per intenderci, non c'è paragone con la cultura e il genio di Perec, che pure qui viene evocato con l'apparizione di un omonimo orologiaio. Resta comunque un libro ben leggibile, con una storia abbastanza coinvolgente che, pur non aggiungendo niente alla propria vita, è pur sempre un bel passatempo.

Sono rimasta veramente affascinata da questo libro,trovato per caso in una libreria dove tutto veniva venduto al 50%. Ho seguito le avventure dell'estroso e creativo Page e di come tutta quell'intelligenza ed inventivita' non abbia portato i frutti sperati e si sia spenta poi nella mediocre vita di tutti i giorni. ....come spesso accade....Vale la pena di leggerlo.