L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +10 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
La lettura di Faulkner non è mai semplice e immediata ma affascina soprattutto in questo libro dove ci si immerge nelle radici più profonde e antiche dell'America e allora anche la prosa trova una sua giustificazione per narrare una storia che diventa la storia dell'uomo, della terra, della vita e la morte.
Faulkner dà voce barocca a tutte le ossessioni e i fanatismi di quel Sud di cui pativa l'interminabile decadenza, incominciata con la sconfitta nella guerra civile. La mitica contea di Oxford diventa il teatro di un insanabile conflitto tra bianchi e neri, bene e male, passato e presente. Il romanzo è un complesso poema sinfonico in 4 tempi, che scandiscono le sventure di una famiglia del profondo Sud. Ve lo consiglio perché è molto coinvolgente.
Che gioiello. Non si può più di tanto parlare di racconti, in questo libro, secondo me la definizione "racconti" più che inesatta è proprio sbagliata; più che altro capitoli separati, sia cronologicamente, sia idealmente. E' la tipica grande epica di Faulkner, dove l'uomo ritorna ad essere un animale come è animale il lupo, l'orso, il cervo, dove l'uomo torna ad essere un elemento qualsiasi della natura. L'unico messaggio trasmesso alla fine è uno solo: l'uomo deve entrare nella Grande Foresta. L'uomo di Faulkner, semmai è esistito, non esiste più e ormai gliene siamo così lontani che i libri di Faulkner quasi potrebbero essere definitivo "Fantascienza". Se ne accorge, con amarezza, lo stesso protagonista, se di un protagonista si può parlare in questo libro oltre alla Natura: Ike/Isaac è un punto fermo del romanzo, ma non è propriamente un protagonista, è una parte del protagonista ovvero della Grande Foresta ed infatti vedrà il crollare di questa foresta e con essa sparirà, con l'amarezza di vedere crollati, con essa e se stesso, anche tutti i riti e gli obblighi che i cacciatori - quelli veri - avevano nei confronti delle loro prede. Scrittura piuttosto complessa ma è il suo stile ed è magnifico comunque.
Recensioni
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore