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Nella seconda parte, infine, sono analizzati gli altri quattro Dogmi. Un estratto:” Le ideologie sono dei discorsi retorici che si collocano nel mondo della doxa, non del epistème, cioè non hanno a che fare con la scienza e la verità, ma solo con l’opinione…Il Comunismo, il Nazismo e il Femminismo rappresentano le tre ubriacature ideologiche del XX secolo. L’ideologia femminista è debitrice nei confronti delle altre due. Del Comunismo ha adottato lo stesso messaggio salvifico e lo stesso travestimento sotto le vesti dei diritti. Entrambi tendono a parlare in nome di certezze assolute…sulla cui base costruire delle visioni totalizzanti del mondo e del progresso sociale, risolvendo gli individui in dimensioni, o processi sovra-personali... Entrambi si caratterizzano come un’analisi globale del mondo nella totalità delle sue manifestazioni e quindi investono al tempo stesso le sue strutture economiche, i suoi istituti politici e le sue forme di coscienza. Entrambi proclamano una visione globale oggettiva della storia e della società, una sorta di “destino” cui gli individui dovrebbero uniformarsi, una direzione di marcia…che cela in se una vocazione inevitabilmente intollerante e violenta, che tutti dobbiamo accettare, con le buone, o con le cattive. Del Nazismo ha adottato la stessa struttura tipica delle ideologie chiuse, come il razzismo, il nazionalismo, o il colonialismo. A scapito dell’universale, le ideologie chiuse mettono l’accento sui particolari (somatici, linguistici, sessuali) che fungono da elementi utili alla rigida classificazione dei gruppi umani in categorie ontologiche distinte su una scala gerarchica, senza alcuna possibilità di modifica. Caratteristiche appartenenti solo a singoli individui…sono estese a tutta la categoria. Quello che potrebbe essere vero a livello individuale diventa un’immensa bugia a livello collettivo…L’essere umano è diluito, fino a farlo scomparire all’interno di categorie alle quali vengono assegnati privilegi e doveri.”
... ma non si capisce come mai l'autore di un libro contro il femminismo utilizzi obbrobri linguistici creati dal femminismo come "LA ministro" o "LA giudice". Che l'autore sia un femminista sotto mentite spoglie?
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