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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2021
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La ricerca di Heidegger storica, linguistica ed etimologica sulle parole (antiche) per "restituire il suo formidabile quantum di illuminazione e di energia". Siamo in un altro ordine o dimensione del significato e dell'essere, mettendoci n ascolto (nel richiamo all'Essere dell'ente) andando per i sentieri interrotti, per saltar fuori e andare al di là dell'ombra stessa di chi parla, arrivando nella radura. Si inizia dai termini fondamentali cui l'A. dedica il primo capitolo. Importanti sono le domande nella chiave del linguaggio. Chiedersi perchè c'è l'essere al posto del nulla porta ai fondamenti e mette in questione: 1. il mondo; 2. la natura dell'interrogante e 3. il linguaggio. La storia del XX°secolo è dell'oblio dell'essere, nella disumanizzazione (nichilismo) e nel ritornare alla dimora dell'essere. Vanno quindi ripensate funditus le categorie. Nel "pellegrinaggio" verso a... troviamo tante teologie postdottrinali, postsistematiche. Non è una svalutazione dell'essere, al contrario, l'essere è epifania del Nulla. Nel pensiero heideggeriano ontologico presoggettivo, prelogico e, soprattutto, aperto all'Essere. Conoscere è un modo di essere, pur nella nostra gettatezza, perchè ci realizziamo come essere-assieme (altri). Seguono molte distinzioni (es. angoscia e deiezione) e l'A. continua a disaminare quanto il pensiero di Heidegger abbia influenzato o provocato, etc. altri autori: Sartre, Levinas come tanti altri. Un libro che spiega l'oscuro pensiero di Heidegger con lo strumento principe delle parole nella loro etimologia, storia, senso, non senza spiegare nel percorso altri approcci e teorie (dall'antichità, cartesianesimo, idealismo esistenzialismo, etc.). Un libro da leggere, da meditare (e non basta una sola volta).
Dopo innumerevoli tentativi con altri autori, finalmente un libro che mi ha aiutato veramente a comprendere gli aspetti fondamentali della filosofia di Heidegger. "Essere e Tempo" resta un libro ostico, che richiede tempo e pazienza, ma Steiner mi ha aiutato molto. La sua chiarezza e profondità ricordano quelle di Berlin, non a caso un altro accademico anglosassone che fa della piena intelligibilità dei suoi scritti un punto d'orgoglio.
Se qualcuno fosse interessato ad avvicinarsi a Heidegger, anche senza una preparazione filosofica specifica, credo che non esista introduzione più esaustiva e chiara di questo volume di George Steiner. I punti centrali e più originali della teorizzazione heideggeriana vengono enucleati da Steiner nella loro primaria rilevanza. In primo luogo, il dovere umano di porsi delle domande sul significato dell’esistenza (perché l’essere, cos’è l’essere); secondariamente, la capacità di provare stupore, meraviglia e gratitudine nei confronti del semplice e momentaneo vivere nel tempo. Accanto a queste due questioni fondamentali, i nodi principali della ricerca di Heidegger sono «la revisione radicale del modello platonico, aristotelico e kantiano di verità e logica, la sua teoria dell’arte, le sue riflessioni sulla tecnologia, il suo modello di linguaggio». La filosofia occidentale si è corrotta nelle sue tradizioni metafisiche e scientifiche, che hanno oscurato e obliato il mistero dell’Essere, quale invece era stato intuito dai presocratici, rendendo alienata la condizione dell’uomo moderno, che si sta avviando a una deriva nichilista. Nel suo capolavoro “Essere e tempo” Heidegger auspica un necessario ritorno alla «dimora dell’Essere», all’autenticità dell’”esserci” nella realtà del mondo, attraverso la “cura” per gli altri, e la riscoperta della verità attingibile nell’arte e nella poesia. Il pensiero di Heidegger, il suo scavo nell’etimologia per recuperare il senso pieno del linguaggio, il suo recupero dei filosofi e tragici greci, la sua dialettica tortuosa e irrisolta ma dinamica, sempre in ricerca lungo un “sentiero” che conduca a una “radura” illuminata nell’oscurità del bosco che ci circonda, ha influenzato tutta la filosofia, la teologia, la psicanalisi, l’estetica e la linguistica contemporanea, da Sartre a Derrida, da Bultmann a Rahner, da Gadamer a Lacan. Imprescindibile accostarsi ai suoi testi, accompagnati magari dalle straordinarie pagine di Steiner.
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