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Ogni anno il cardinale di Bologna, Giacomo Biffi, tiene un ciclo di lezioni teologiche ai docenti universitari della sua città. Il testo delle lezioni è poi pubblicato e messo a disposizione di un pubblico più vasto che risponde sempre favorevolmente all’iniziativa editoriale, tanto che alcuni di questi volumetti sono diventati dei veri e propri best-seller. L’argomento trattato in preparazione al giubileo è stato la figura di Gesù. Il testo delle lezioni è stato raccolto e pubblicato nel volume “Identikit del Festeggiato” (Elledici, pag. 54, L. 7.000). Nel numero di Pasqua del nostro giornale, presentiamo queste riflessioni con le quali il cardinal Giacomo Biffi delinea un originale profilo del Risorto così come risulta dai Vangeli. Nella premessa mons. Biffi, pur rilevando che di Gesù Cristo non si possiedono “né fotografie o ritratti né autografi né registrazioni dalla viva voce”, sottolinea come si hanno però “molte informazioni eloquenti e puntuali di varia natura: i suoi detti, le testimonianze di chi gli è stato accanto, i dati storici che lo riguardano”. Attraverso queste fonti l’autore ricostruisce la fisionomia “in base ai ricordi e alle indicazioni di quanti, a diverso titolo e in diversa maniera, hanno avuto a che fare con lui”. Ne “L’ASPETTO ESTERIORE” il cardinal Biffi presenta “quando c’è di più appariscente e più immediatamente percettibile” nella figura di Cristo. Innanzi tutto è esaminato il suo modo di vestire (“contro ogni precompressione pauperistica, dobbiamo dire che andava vestito bene”), il suo portamento “improntato a signorilità ed autorevolezza”, le sue frequentazioni sociali (“i destinatari dei suoi insegnamenti sono soprattutto i pastori, i pescatori, i contadini, i braccianti, gli umili e gli sventurati”). L’analisi è poi allargata al vigore e alla salute di Gesù (“nella narrazione evangelica Gesù si dimostra un uomo in salute, fisi
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