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Prima si vede il film, strano, insolito,che il regista Corso Salani ha girato in Carelia, al confine tra Russia e Finlandia; un po' documentario, un po' reportage, un po'racconto sentimentale del rapporto con l'attrice protagonista, una madrilena con cui ha avuto una storia, ora finita.Subito dopo viene voglia di leggere il lungo racconto pubblicato insieme al dvd: qui la sorpresa cresce, perchè lo stile incalzante, torrenziale,con cui Corso Salani scrive le sue avventure nella città di Imatra, poco più di un villaggio sperduto ai confini d'Europa, dove si costruisce il tetrapak in una delle più importanti industrie di carta del mondo, è veramente originale. La spagnola Paloma, l'aiuto regista ungherese Annete sono la piccola troupe con cui il regista si muove, in un mondo alieno, dove si incontrano i personaggi più imprevedibili, soprattutto donne, dalle quali lui sembra essere compulsivamente attratto. Il flusso di coscienza è il modello di scrittura con cui l'autore si misura, con pagine molto efficaci, ironiche, mai scontate. Il tango argentino ballato in una fattoria sperduta, il karaoke in finlandese sulle note di Maledetta primavera di Loretta Goggi,un flirt sognato con una giovane pendolare dagli occhi blu come le sue scarpe sportive nel fast food locale, l'ossessione della ripresa di tutto ciò che lo attrae, la curiosità per una società tanto diversa, la consapevolezza che l'Italia è lontana da quel mondo di ghiaccio, ma il motociclismo italiano è un culto, ebbene tutto questo e tanto di più si ritrovano in un pastiche linguistico e sentimentale da cui il lettore alla fine si sente attratto irresistibilmente.
Recensioni
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