In terra ostile
di Philip K. Dick
Ambientato nella sonnolenta provincia americana, questo romanzo di Philip K. Dick mette in luce il tanto decantato sogno americano e la sua faccia perdente, quella di Bruce Stevens, un viaggiatore di commercio fra i tanti, con una vita che si snoda nei motel della costa occidentale. La sua è un'esistenza senza speranze né aspettative, i desideri viaggiano lontani dalle strade su cui si avventura. Fino all'incontro con Susan, figura femminile che compare da un passato ormai remoto, per rimettere in circolo energie e sogni che sembravano irraggiungibili. L'amore tra lei e Bruce è però turbato dalla presenza di Milton Lumky, un rappresentante di materiale per cartoleria che porgerà a Bruce il conto da pagare per aver invaso il suo territorio.
Scritto intorno al 1958 e pubblicato postumo solo nel 1985, In terra ostile esplora un crinale accidentato e dai labili confini: quello tra la superficie delle cose, ordinata da regole e meccanismi socialmente definiti, e un sottosuolo psichico fatto di memorie e pulsioni che sfuggono alle razionalizzazioni e a tutti i tentativi di controllo. )
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