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Anno edizione: 2011
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Chi mi segue da tempo saprà ormai che la sottoscritta è convinta che i libri la "chiamino", che non è mai pura casualità scegliere di leggere un libro o un autore invece che un altro: c'è sempre un motivo recondito che verrà svelato, sempre che lo sia, anche dopo molto tempo. Di "In viaggio con me", prima opera di questa signora siciliana della provincia di Siracusa, mi è stata raccontata la trama un giorno per caso (ma come dicevo prima nulla accade per caso) che mi ha intrigato subito e mi ha fatto scattare un "link" mentale con un altro libro che ho amato molto nella mia adolescenza, "Seguendo una lira" di Giana Anguissola che, forse, anche la Li Rosi, essendo mia coetanea, avrà letto. In quel libro del 1953 la Anguissola seguiva il percorso che una moneta da una lira fa in tutti i suoi cambi di proprietà, di mano in mano; in questo di Brunella Li Rosi viene seguita una ? valigia nei suoi "viaggi" da quando è sullo scaffale di un negozio in attesa di essere acquistata attraverso tutte le persone che ne vengono, a turno, in possesso. Ciò che soprattutto colpisce è la formidabile capacità di Brunella Li Rosi di "essere valigia", permetterci quest'espressione, cioè di vedere con gli occhi della valigia-protagonista il mondo esterno, di percepire, dal suo punto di vista, i pensieri e i sentimenti delle persone con cui viene in contatto, in una parola, di personificare la valigia; e tutto questo lo fa utilizzando un linguaggio che è intriso di delicata ironia mescolata a smisurata empatia con frequenti "inserti" di riflessioni profonde, tra l'evangelico e il filosofico. E' una storia molto divertente che fa riflettere; la definirei anche molto "cinematografica" perché l'autrice riesce davvero a farci "vedere" e "sentire" quello che la valigia vede e sente: auguriamo a Brunella Li Rosi che questa sua "opera prima" possa trasformarsi un giorno in un film.
Chi mi segue da tempo saprà ormai che la sottoscritta è convinta che i libri la “chiamino”, che non è mai pura casualità scegliere di leggere un libro o un autore invece che un altro: c’è sempre un motivo recondito che verrà svelato, sempre che lo sia, anche dopo molto tempo. Di “In viaggio con me”, prima opera di questa signora siciliana della provincia di Siracusa, mi è stata raccontata la trama un giorno per caso (ma come dicevo prima nulla accade per caso) che mi ha intrigato subito e mi ha fatto scattare un “link” mentale con un altro libro che ho amato molto nella mia adolescenza, ”Seguendo una lira” di Giana Anguissola che, forse, anche la Li Rosi, essendo mia coetanea, avrà letto. In quel libro del 1953 la Anguissola seguiva il percorso che una moneta da una lira fa in tutti i suoi cambi di proprietà, di mano in mano; in questo di Brunella Li Rosi viene seguita una … valigia nei suoi “viaggi” da quando è sullo scaffale di un negozio in attesa di essere acquistata attraverso tutte le persone che ne vengono, a turno, in possesso. Ciò che soprattutto colpisce è la formidabile capacità di Brunella Li Rosi di “essere valigia”, permetterci quest’espressione, cioè di vedere con gli occhi della valigia-protagonista il mondo esterno, di percepire, dal suo punto di vista, i pensieri e i sentimenti delle persone con cui viene in contatto, in una parola, di personificare la valigia; e tutto questo lo fa utilizzando un linguaggio che è intriso di delicata ironia mescolata a smisurata empatia con frequenti “inserti” di riflessioni profonde, tra l’evangelico e il filosofico. E’ una storia molto divertente che fa riflettere; la definirei anche molto “cinematografica” perché l’autrice riesce davvero a farci “vedere” e “sentire” quello che la valigia vede e sente: auguriamo a Brunella Li Rosi che questa sua “opera prima” possa trasformarsi un giorno in un film.
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