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Anno edizione:
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Premi
1968 - David di Donatello - Miglior attore straniero - Tracy Spencer
1968 - David di Donatello - Miglior attrice straniera - Hepburn Katharine
1967 - Oscar [Academy Awards] - Miglior attrice - Hepburn Katharine
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Che dire di questa commedia brillante sui temi del razzismo e dell’integrazione? Che dopo oltre 50 anni i progressi sono stati scarsi. La storia d’amore tra un brillante medico di colore e la giovane figlia bianca di un magnate della stampa, può sembrare obsoleta. Invece il film ha ancora tanto da dire sul tema: il razzismo strisciante in tutti noi, anche nelle classi più acculturate, è pronto ad uscire fuori quando ci tocca in prima persona. Il finale, in parte irrisolto (la famiglia di lei, dopo lungo rimuginare, approva le nozze, il padre di lui invece resta contrario ma è rassegnato e sottomesso come lo è stato per tutta la sua vita), apre a prospettive diverse. Inoltre è un grandissimo film, con almeno tre immensi interpreti: Katharine Hepburn, Spencer Tracy e Sidney Poitier, una sceneggiatura brillante, una ridda di situazioni tra il comico ed il grottesco, un’ambientazione a San Francisco che è tutta un programma. Grande fotografia in technicolor ed un piano sequenza iniziale che è una chicca per i cinefili. Una delle battute più memorabili della storia del cinema: “Papà la differenza tra me e te è che tu ti sei sempre considerato un uomo di colore. Io mi considero semplicemente un uomo” ancora oggi fa riflettere.
Due coniugi, brillantemente interpretati dalla coppia Tracy-Hepburn, dichiaratamente di aperte vedute si trovano a dover fare i conti con la loro figlia che vuole sposare un uomo di colore, il tutto nell'America anni 50. Film da non perdere
Grandissimo film con grandissimi ed indimenticabili interpreti...consigliatissimo
Recensioni
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