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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Il sovranismo ha vinto nelle menti prima ancora di vincere nelle urne: è riuscito a cavalcare le legittime preoccupazioni delle persone nei confronti del fenomeno immigrazione costruendo un nemico immaginario. Perché la realtà dell’immigrazione è molto diversa da quella che da anni ci viene raccontata.
«Ambrosini sfata le leggende sull'assedio, studia l'economia dei flussi migratori, analizza il sovranismo in ascesa e propone soluzioni politiche ragionate» - Robinson
Molti italiani sono convinti che grazie alle drastiche misure adottate dal governo in carica, in spregio a convenzioni internazionali, trattati europei e costituzione italiana, l’‘invasione’ degli immigrati sia stata finalmente bloccata. La propaganda governativa alimenta l’inganno. Anche il governo precedente ha sostenuto l’idea che impedire o prevenire gli sbarchi significhi fermare l’immigrazione. Così non è: bloccare barche e gommoni non significa bloccare l’immigrazione perché le due cose non sono coincidenti, o lo sono solo in minima parte. Non solo: grandi giornali parlano con frequenza di ‘sconvolgimenti demografici’ o di pressione migratoria ‘insostenibile’. Ma, secondo i numeri reali, l’invasione non c’è mai stata. Non è nemmeno vero che gli immigrati siano prevalentemente maschi, africani e musulmani, che l’immigrazione sia sempre una conseguenza diretta della povertà o che i rifugiati internazionali abbiano come principale destinazione l’Europa e anzitutto l’Italia. Obiettivo di questo libro è proprio quello di smentire, dati alla mano, queste e altre credenze che avvelenano il clima politico e sociale del Paese. I lettori scopriranno così che il numero degli immigrati è sostanzialmente stabile da almeno quattro anni; che la principale fonte di nuovi ingressi è rappresentata dai ricongiungimenti familiari; che molti stranieri possono entrare in Italia senza bisogno di visti, e non solo perché sono cittadini dell’UE o provengono da paesi ad alto sviluppo economico; che un occupato regolare su dieci in Italia è straniero. Il libro conduce una serrata (e critica) analisi delle politiche in materia dell’attuale governo, e propone alcune idee per una diversa e migliore gestione. La prima è: dobbiamo iniziare a distinguere tra diversi tipi d’immigrati e misurarci pragmaticamente con ciascuno di essi. Un conto sono gli studenti, un altro i coniugi ricongiunti, un altro i rifugiati. Fare di tutta l’erba un fascio è la premessa per chiudere le porte a tutti, con un danno anche per gli italiani.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro semplice e scorrevole. L'autore riesce con uno stile lineare a tracciare un quadro esaustivo del tema dell'immigrazione in Italia negli ultimi dati. Attraverso esempi concreti, dati statistici e informazioni basate sulla letteratura scientifica propone una disamina dei principali temi legati alle migrazioni nazionali smentendo tutta una serie di luoghi comuni tanto sbandierati sulla cronaca ma che non hanno nessun sostegno pratico.
Recensioni
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