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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2018
Giordano Bruno accettò il rogo per eroica coerenza intellettuale?
«Perché il grande monaco nolano è stato messo al rogo quando era pronto a ritrattare? Quale minaccia politica celava il suo neoplatonismo? Quale ruolo ebbero le chiese riformate e le lotte dinastiche di fine Cinquecento? Attingendo alle più diverse fonti – dai documenti del Sant’Officio ai conti delle carceri pontificie – Germano Maifreda rimischia le carte in tavola e ci consegna una figura di Bruno più coerente al gioco di potere del suo tempo, illustrando cos’era e come funzionava l’ingranaggio inquisitorio della Controriforma, le sue procedure e le sue eccezioni.» - Marco Bracconi, la Repubblica
Nei quasi otto anni che trascorse in carcere, prima a Venezia e poi a Roma, il filosofo condusse un'aspra battaglia per non soccombere, non abiurare, non morire. Decise di rovesciare il tavolo solo quando si sentì definitivamente in trappola, nell'impossibilità di salvaguardare se stesso e la sua filosofia. La scelta di salire sul rogo venne, dunque, presa solo alla fine del lungo processo. Cosa accadde esattamente in quel momento, come giunse a quella decisione e perché? Per quale ragione Bruno - a differenza di alcuni suoi illustri contemporanei, tra cui Galileo Galilei - dopo avere tanto a lungo lottato per affermare la sua verità, decise infine di chiudersi nell'ostinazione e accettare le conseguenze ultime della condanna inflitta dagli inquisitori? Perché, dopo aver più volte dichiarato la disponibilità a farlo, non pronunciò un'abiura di facciata? Il libro affronta questi interrogativi ripercorrendo l'itinerario intellettuale di Giordano Bruno nelle corti di tutta Europa e seguendo, anche attraverso documenti inediti, tutte le tappe del processo.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Iniziando a leggere mi aspettavo un libro che riportasse solo il processo e, magari, stralci dei suoi scritti ma si è rivelata una vera e propria analisi del periodo storico, della situazione nei regni europei, dei rapporti della, anzi, delle Chiese religiose con il popolo ma soprattutto con gli imperatori, insomma un quadro consistente, corposo e dettagliato che fa da cornice al fulcro del libro, ovvero il processo a Giordano Bruno. In appendice, una ricchissima lista di fonti da consultare per i golosi di approfondimenti storici. Un gran lavoro che rende il libro indubbiamente tra i migliori per comprendere non solo le motivazioni della condanna, ma anche l'origine delle azioni punitive della Santa Inquisizione nei confronti dei liberi pensatori.
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