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Probabilmente uno dei drammi greci meno graditi (tra quelli letti). Ippolito è un personaggio le cui motivazioni sono lontanissime da un lettore moderno, che quando è credente è difficilmente pio. Però se si tiene conto di Ippolito in quanto vittima, che poi è tutto ciò che ci è permesso di conoscere di lui, eccetto l'amore a lui dedicato da Artemide, è un personaggio che conosciamo molto bene; la sua parola non viene creduta, perde di ogni credibilità di fronte a suo padre, nonostante non gli abbia mai dato motivo di dubitare della sua condotta e della sua fedeltà. Tutta la città pronuncia parole in favore di Ippolito, perché conosce l'indole del ragazzo e perché il padre non gli concede nemmeno di dimostrare la sua innocenza. Ippolito si immola come vittima, come capro espiatorio alla furia vendicativa di Teseo, che di fatto si scaglia contro di sé. A farci una pessima figura sono Teseo e gli dèi, ugualmente colpevoli nei confronti di un ragazzo senza macchia. Forse ancora oggi le donne vittime di abusi si portano il peso della coscienza di Fedra; però forse ci siamo dimenticati che l'innocenza di Ippolito non fu nemmeno presa in considerazione da chi doveva denunciarlo per l'importanza e il potere della donna che l'aveva accusato.
Probabilmente il dramma meno gradito al momento della drammaturgia greca. Ippolito è un personaggio le cui motivazioni sono lontanissime da un lettore moderno, che quando è credente è difficilmente pio. Però se si tiene conto di Ippolito in quanto vittima, che poi è tutto ciò che ci è permesso di conoscere di lui, eccetto l'amore a lui dedicato da Artemide, è un personaggio che conosciamo molto bene; la sua parola non viene creduta, perde di ogni credibilità di fronte a suo padre, nonostante non gli abbia mai dato motivo di dubitare della sua condotta e della sua fedeltà. Tutta la città pronuncia parole in favore di Ippolito, perché conosce l'indole del ragazzo e perché il padre non gli concede nemmeno di dimostrare la sua innocenza. Ippolito si immola come vittima, come capro espiatorio alla furia vendicativa di Teseo, che di fatto si scaglia contro di sé. A farci una pessima figura sono Teseo e gli dèi, ugualmente colpevoli nei confronti di un ragazzo senza macchia. Forse ancora oggi le donne vittime di abusi si portano il peso della coscienza di Fedra; però forse ci siamo dimenticati che l'innocenza di Ippolito non fu nemmeno presa in considerazione da chi doveva denunciarlo per l'importanza e il potere della donna che l'aveva accusato.
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