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La storia di Lisa e Luca mi ha appassionato tanto, sia per l'indagine di cui i due poliziotti si occupano sia per l'alchimia che l'autrice ha saputo creare fra i personaggi. Sulle prime sembrano essere all'opposto, poi via via l'ispettore Luca si scioglie e viene conquistato dalla collega, credo il vero cuore del romanzo. Mi sono immedesimata in Lisa, per le problematiche sul lavoro delle donne di oggi, e per la passione, appunto, che mette in ogni gesto. Passione che nel libro proprio non manca, sempre misurata e mai volgare, alla base dell'amore fra due adulti sani che si vogliono bene. Ultimo ma non meno importante lo spirito giocoso e divertente che stempera la tensione e rende esilaranti alcuni passaggi oltre che alcuni personaggi minori, in uno scritto valido, curato e moderno. Un ottimo acquisto.
Un libro che colpisce già dalla copertina dove in basso a sinistra ci sono i veri protagonisti, una gattina e un mosca. Ambientato a Torino, "Un ispettore tutto mio" è un romanzo di genere rosa narrato in prima persona dai due personaggi principali ovvero Luca Parodi, l'ispettore, e Lisa Argenti, l'agente figlia del questore di Torino. Lisa e Luca ci raccontano, in modo realistico e a tratti esilarante, le loro emozioni, e gli avvenimenti della loro vita privata e professionale, quest'ultima incentrata sull'indagine di cui si occupano insieme ovvero l'omicidio del notaio Visconti. Ogni capitolo richiama, in modo molto originale, il titolo di un film famoso che è citato all'interno del capitolo stesso per una connessione con la trama del giallo. Ho apprezzato il tratteggio dell'autrice delle sfumature caratteriali e fisiche dei personaggi (anche più di cinquanta...) sia di quelli principali sia di quelli minori, che fanno del libro un lavoro corale, la dinamicità dello scritto che scorre fluido, il feeling palpabile fra Luca e Lisa a partire dalle schermaglie amorose fino all'ultima parola. Nel leggere "Un ispettore tutto mio" sembra di avere in mano una sceneggiatura di un film vero e proprio, si riesce a immaginare con la fantasia, perfettamente, ogni scenario, senza essere mai annoiati dalla trama. Si è rivelato un ottimo acquisto, lo consiglio a chi apprezza, come me, uno stile moderno e vuole chiudere un libro con un sorriso sulle labbra e tanta positività e amore nel cuore!
Ci sono libri che amiamo perchè ci immedesimiamo a tal punto nei personaggi che li animano, che i loro pensieri ci appaiono perfettamente sovrapponibili ai nostri. E poi ci sono libri alle cui storie vorremmo disperatamente appartenere, tanto le vicende raccontate ed i loro interpreti sono scoppiettanti, travolgenti, affascinanti. Sono quei libri di cui tendiamo a rimandare la conclusione, per non lasciar andare quelle sensazioni di benessere, freschezza e levità che ne accompagnano la lettura. È questo il caso di Un ispettore tutto mio di Nazarena De Angelis, brillantissimo esordio di una scrittrice di cui spero di trovarmi a recensire nuovi romanzi. Il libro non ha punti deboli, poggia su una trama briosa e di grande ritmo, una architettura di incastri e trovate, emanazione della luminosa immaginazione dell'autrice e genialmente si articola in una serie di mini capitoli, ciascuno dei quali riassume l'angolazione prospettica del personaggio di cui reca il titolo. Questo consente al romanzo di ricavare una agilità decisamente non comune, perchè ogni evoluzione della trama viene costantemente letta alla luce dei vari punti di vista dei suoi interpreti. I due protagonisti della storia, Lisa e Luca, sono belli, talentuosi e di successo e tuttavia non sono distanti dal lettore, che non si sente mai inadeguato rispetto al calibro dei suoi eroi ed è questo un deciso pregio del testo, tutt'altro che scontato, merito di una prosa che si mantiene sempre mite e mai spocchiosa. In conclusione, posso dire che l'unica pecca che potrei trovare in questa opera prima è che rimanga unica, ovvero non seguita da altre storie, che se - come mi auguro - troveranno pubblicazione, mi vedranno senza dubbio attenta e sollecita lettrice.
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