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Anno edizione: 2020
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I primi 365 giorni dei due governi Rumor: un punto d’osservazione essenziale per interpretare i tragici fatti degli anni Settanta e le loro ripercussioni sull’Italia di oggi.
Nel frangente compreso tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta del Novecento si esprime in Italia la sincronia del ’69 operaio con il ’68 studentesco; si chiude la fase espansiva del ciclo storico capitalista del ventennio postbellico; si esaurisce la formula politica del centro-sinistra nel quadro di un sistema dei partiti bloccato e senza alternative di governo; si determinano le caratteristiche dell’anomalia italiana del decennio ’68-78; si esplicita un diretto intervento paramilitare contro civili inermi, la strage di piazza Fontana, che non solo si colloca all’interno del conflitto sociale di un Paese democratico ma apre una «stagione delle stragi» non limitata al fatto episodico. Lo strumento per restituire alcuni dei principali nodi della crisi italiana, delle sue anomalie e delle complessità politico-sociali che le determinarono non poteva che essere un racconto polifonico di piú fonti e soprattutto di molteplici voci: dagli operai agli industriali, dagli studenti ai poliziotti; dai dirigenti politici ai braccianti; dagli emigrati ai militari. Punti di osservazione essenziali che esplicitano i limiti stessi del governo dei processi storici. Attraversando rotture e continuità, torsioni e trasformazioni, crisi e modernità, è questo il Paese che giunge al 12 dicembre 1969, giorno in cui il Senato approva lo Statuto dei lavoratori mentre a Milano si prepara la strage di piazza Fontana. Il Giano bifronte della storia nazionale.Indice
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Libro fondamentale per comprendere il contesto della strategia della tensione, il ruolo delle forze sociali, politiche, militari - nazionali ed internazionali - che in nome dell'anticomunismo hanno condannato l'Italia all'arretratezza sociale, economica e culturale. Scritto molto bene, scorre come un romanzo.
Un libro fondamentale per capire il contesto da cui nacque la strage di piazza Fontana e quelle che la seguirono. Il sommerso ultraconservatore della repubblica ferocemente abbarbicato alle sue posizioni di rendita e il fanatismo nichilista dei nazisti di casa nostra, insieme a spinte autoritarie che venivano da vari Palazzi, fecero in modo di fermare le spinte democratiche che venivano dal basso: lo spauracchio del comunismo esile foglia di fico a coprire gli egoismi di casta e il disegno di una società che rimanesse a tutti i costi ferma ad un interessato paternalismo. Le conseguenze nefaste furono (e sono) di lunghissimo corso. Utilissima la vasta mole di documenti citati.
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