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In questo libro, Claudio Marazzini ci guida in un'analisi rigorosa e completa dello stato di salute dell'italiano contemporaneo e ci mostra come recuperare, e utilizzare, le mille sfumature della nostra meravigliosa lingua.
«Soffermatevi sul libro di Marazzini: l'italiano è veramente una lingua meravigliosa» – Corrado Augias, la Repubblica
L'italiano è da sempre la lingua più amata, più colta, ammirata in tutta Europa per la sua carica di raffinata musicalità. Per non parlare della varietà di idiomi, che corrispondono alla ricchezza delle nostre tradizioni locali. Eppure a volte sembriamo essercene dimenticati. Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, lavora ogni giorno per valorizzare la nostra lingua e per attrezzarla al meglio alle sfide del futuro. L'italiano, ci ricorda, è fiorito ben prima che nascesse l'Italia: dopo essersi sviluppato nel Medioevo come idioma popolare figlio del latino, si è arricchito splendidamente con la nostra grande letteratura. Per quale motivo oggi non sfruttiamo più il suo immenso patrimonio di sensibilità e cultura?
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Un libro che denuncia gli insopportabili abusi dell'inglese nei confronti dell'italiano, divenuti sempre più pesanti e invasivi soprattutto negli ultimi anni. Il Presidente dell'Accademia della Crusca non condanna l'introduzione di parole straniere nella nostra lingua, ma il loro uso indiscriminato anche quando se ne potrebbe fare a meno, anche quando esistono già espressioni perfettamente corrispondenti nella nostra lingua che, però, vengono scartate perché ci sembrano 'fuori moda' o meno 'scintillanti' di quelle americane. Il rischio è che, a lungo andare, l'italiano si snaturi diventando una specie di itanglese (soprattutto se questo ibrido viene adottato e diffuso abitualmente da giornalisti, politici, medici e scienziati) o, peggio, venga relegato allo status di dialetto, da usare solo in famiglia e in contesti informali. Ripercorrendo la gloriosa storia della nostra lingua Marazzini ne difende il valore inestimabile, ricordando che anch'essa, come le opere d'arte, fa parte del nostro patrimonio culturale, della nostra identità ed è quindi da tutelare e difendere.
Un libro che andrebbe letto da ogni singolo italiano. Pane per i denti per ogni aspirante linguista. Il libro comincia con un interessante excursus storico sulla lingua italiana, mostrando l'eccezionalità e straordinarietà della sua storia rispetto ad ogni altra lingua europea, e sull'Accademia della Crusca. In seguito passa in rassegna tutti gli attacchi rivolti all'italiano sia sul fronte esterno sia quello, ahimè, interno, fornendo in questo modo un quadro tutt'altro che ottimistico, bensì abbastanza pauroso. Chi ha paura dell'eccessiva presenza di tecnicismi, non esiti a prendere il libro: la lettura è comprensibilissima e scorrevole.
Io chiederei all'esimio professore Marazzini, in qualità di Presidente dell'Accademia della Crusca, di rivedere la posizione della stessa in tema di ammissibilità e correttezza di termini estremamente cacofonici entrati purtroppo nel lessico quotidiano di giornali e tg (e non solo) come "SindacA, AvvocatA, MinistrA".
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