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Anno edizione: 2006
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Sono un Maiden dipendente ma i Lacuna Coil mi hanno fatto un ottima impressione. Il disco scorre via piacevolmente,buona la cover Enjoy the silence. A mio avviso la band ha fatto un buon lavoro.
L'attesa del nuovo full-lenght dei milanesi Lacuna Coil era moderata. La band vive ormai del successo indiscusso maturato in 10 anni di carriera, cresciuto attraverso l'approvazione del pubblico (soprattutto europeo) e della critica, nonostante la loro discografia appaia oggettivamente corta (due ep e 4 full-lenght). L'ultima fatica del gruppo in realtà una fatica non è. I suoni sono consolidati, le voci incastonate nello sterotipo del genere quanto della band stessa. Non scandalizza quindi ammettere che di questo disco in pochi sentivano veramente la necessità, e se la frontman gode dei più disparati e grotteschi titoli che si possono affrancare ad una donna in carriera, la maggior parte che ormai esulano dalle capacità musicali, ecco che il quadro si delinea più chiaramente. All'ascolto complessivo, qualcosa sembra proprio non funzionare. I primi tre pezzi si rincorrono frettolosamente, i vocalizzi di cristina in fragile appaiono sempre più superflui, la coesione dei pezzi si mantiene senza particolari soluzioni creative e le capacità dei singoli sono offuscate reciprocamente. Da qui in poi sarà chiaro che i Lacuna Coil non vogliono rischiare, e fanno male, proprio perchè la sezione ritmica è all'altezza di prestazioni decisamente maggiori, la produzione di Waldemar sorychta varrebbe di per se da garanzia, e il missaggio è affidato a Ronald Prent, già Iron Maiden e Rammstein. Così da un momento all'altro le chitarre acustiche di within me fanno ritrovare un piacevole interesse all'ascolto, e la successiva devoted cattura, ma l'attitudine purtroppo è la stessa delle canzoni che le precedono e quelle che seguiranno, banali e prive di mordente. Quasi inascoltabili la diade you create/what I see, scarne e mal arrangiate, come la discutibile fragments of faith. In coda al disco, without fear, e la cover di enjoy the silence, degli intramontabili Depeche Mode, azzeccata, piacevole, equilibrata. Decisamente troppo poco.
Recensioni
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