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Il libro è un ottimo saggio di storia e teoria economica. Il racconto è molto descrittivo e analitico, seppur l'autore sia chiaramente a favore di Keynes, anche se mi sentirei di dire che non è un attaccamento esagerato e nemmeno eccessivamente spinto. Ci sono dei passaggi, inoltre, che potrebbero risultare complessi per chi è alle prime armi, che trattano di pura teoria e quindi occorre impiegare qualche minuto per comprenderli a pieno. È una lettura molto utile per chi vuole comprendere i due economisti e il contesto di tutto il secolo da una prospettiva strettamente economica. Consiglio il libro agli appassionati, ma anche a chi vuole conoscere la storia del ventesimo secolo da un lato "tecnico" ma rilevante nelle conseguenze che vediamo tutt'oggi.
Il libro dovrebbe raccontare lo scontro epocale tra i due maggiori economisti del XX secolo: Keynes e Hayek. Fin dall'inizio risulta chiaro che l'autore propende per Keynes. Personalmente, trovo che questo saggio abbia due limiti. Il primo, e maggiore, è la scrittura tecnica e ostica. In sostanza, se si è a digiuno di gold standard, tassi di sconto, tassi di interesse, meglio evitarne la lettura. Ma non è solo questo. L'autore vita passi di Keynes o Hayek senza alcuna spiegazione. Ci si trova così di fronte a brandelli di pensiero del tutto incomprensibili. Almeno, a mio modesto avviso. Il secondo limite è di natura teorica. Keynes è stato un economista, Hayek non solo un economista. Keynes non ha una filosofia politica, Hayek ha un percorso complesso che matura una riflessione sociale e politica. Ovvio che ha il vantaggio di aver vissuto 90 anni rispetto alla morte prematura di Keynes. Ma questo, a mio parere, serve per intendere che il terreno di scontro non è sul piano della tecnica economica, dove tra l'altro Keynes ha la meglio proprio perché più economicista di Hayek! Estendere a dismisura le dimensioni di un Keynes vs Hayek è come rimanere nel liberalismo italiano a Croce vs Einaudi: la strada non mostra via d'uscita.
La piena comprensione di alcuni passaggi "tecnici" comporta la conoscenza approfondita dei concetti fondamentali di economia politica. Non tutti gli argomenti possono essere tradotti in forma comprensibile, di certo non la materia economica. O perlomeno, se questo era l'intento dell'autore, non credo che ci sia riuscito a pieno...
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