L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (1)
Leggere è un lavoro, un mestiere, una competenza che si acquista solo con l'esercizio e che rischia di perdersi se non la si coltiva. Ma quello del lettore è il lavoro più bello che esista.
Chi non sa leggere si trova un po' nella condizione di chi non sa nuotare: non ha la possibilità di fare un'esperienza unica. Poiché nella vita quotidiana però chi non legge libri sembra cavarsela benissimo, verrebbe da pensare che l'incapacità di leggere abbia poco a che fare con la capacità di essere bravi cittadini, lavoratori competenti, persone rispettose ed empatiche. La realtà però è che chi non legge difficilmente troverà altrove quello che chi legge trova nei libri. Nei libri c'è la storia dell'uomo, con le sue conquiste e i suoi fallimenti; ci siamo noi, con i nostri sentimenti, sogni, azioni; c'è quell'esperienza simbolica che ci spinge a sviluppare ingegno, fantasia e immaginazione. I libri sono una delle risorse più straordinarie per salvarci dalle prove della vita: chi sa leggere lo fa anche di fronte alle ansie più drammatiche, alle angosce più profonde, ai dolori più esacerbanti. Piero Dorfles illumina le prospettive che la letteratura può aprirci raccogliendo qui – senza alcuna pretesa di esaustività o sistematicità – alcune opere classiche raggruppate per grandi temi: quelli centrali dell'esperienza umana. Il risultato è una ricognizione personalissima che ci dimostra perché il lavoro del lettore è il più bello che esista.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sfiziosi spunti di lettura proposti da un giornalista culturale serio, voce indipendente, colta e ironica.
Leggendolo sono rimasto un po' dispiaciuto nello scoprire che non si tratta di un saggio che spiega a tutto tondo l importanza del leggere, tuttavia l'ho trovato utile perché Dorfles suggerisce alcuni libri spiegandone il contenuto e il significato allo scopo di stimolare la curiosità e la passione alla lettura, e in questo riesce nell' intento!
«Per semplificare, potremmo dire che quello che si perde se non si legge è uno strumento essenziale per indagare sui temi centrali dell’esperienza umana.» E di semplificazioni Dorfles ne fa anche troppe, forse per essere sicuro che chi lo legge capisca il messaggio anche se è cretino. Quindi, questo libretto non è certamente 'Lezioni di letteratura' dell'immenso Nabokov o di Cortázar, però di Dorfles mi è sempre piaciuta la passione che trasmette per la letteratura; che poi sia anche in grado di produrla, direi di no, ma non credo nemmeno ne abbia l'ambizione. È un testo da consultare all'occorrenza e quanto basta, di stampo tradizionale con tanto di svelamento di trame, didascalico ma in certe parti stimolante; è la sua personale "ricognizione" fra i più famosi testi letterari fondamentali raggruppati per modelli letterari, con alcuni dei quali ho avuto la fortuna di entrarci in sintonia e di farli miei, ma condividendo anche qualche stroncatura eccellente tipo quella de 'La storia' di Elsa Morante definito "una miscela greve e indigesta": sottoscrivo in pieno.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore