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Anno edizione: 2007
Anno edizione: 2014
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«Credo che nei miei racconti si proietti un senso del maleche è un genere ben preciso, quello per cui uno cerca di pensare il peggio possibile cosí da propiziarsi il bene». Ian McEwan
In un solo volume tutta la produzione «breve» di Ian McEwan – ovverosia le short stories comprese nelle raccolte Primo amore, ultimi riti (1975) e Fra le lenzuola (1978) – per offrire al lettore l’intera gamma della scrittura (e degli incubi) dell’allora giovanissimo scrittore inglese. I primi racconti attraversano ossessioni e atmosfere inquietanti, rapporti familiari morbosi, amori torbidi, bambini tormentati da inaudite crudeltà fisiche e psicologiche. Negli altri, il ritmo incalzante e la forte tensione ci introducono in un universo in bilico tra visioni oniriche e desolante realtà, allucinazioni solitarie e sempre vani tentativi di comunicare: uno scimmione che si lascia dominare da una scrittrice inaridita; un manichino con sembianze femminili che prima appaga e poi distrugge le piú folli speranze feticistiche; la violenza che esplode in una serie di ambigui oggetti lucenti (spade, lucchetti, bisturi)…
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
I racconti sono di un giovane McEwan, il cui grandissimo talento non si era completamente manifestato; alcuni ottimi, altri meno.
Nonostante Stephen King lo consideri una grandissima raccolta di racconti, io lo trovo mediocre. Solo alcuni sono degni di nota, tutti gli altri sono noiosi
Ho letto dei romanzi di McEwan (Espiazione, Cani Neri, Il giardino di cemento), percui ero già preparata al suo stile e alle tematiche che solitamente tratta. Non di meno mi è sembrato di finire negli incubi di un'altra persona. Affascinante ma inquietante, questa raccolta l'ho trovata un po' più difficile da leggere rispetto ai suoi romanzi. Mi sono piaciuti molto i racconti "L'ultimo giorno d'estate", "Conversazione con l'uomo nell'armadio", "Riflessioni di un primate in cattività", "Morta venendo" e "Psicopoli". Una raccolta completa dei racconti di McEwan, ma è difficile che al lettore possano piacere proprio tutti i suoi racconti.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In un solo volume tutta la produzione «breve» di Ian McEwan - ovverosia le short stories comprese nelle raccolte Primo amore, ultimi riti (1975) e Fra le lenzuola (1978) - per offrire al lettore l'intera gamma della scrittura (e degli incubi) dell'allora giovanissimo scrittore inglese. I primi racconti attraversano ossessioni e atmosfere inquietanti, rapporti familiari morbosi, amori torbidi, bambini tormentati da inaudite crudeltà fisiche e psicologiche. Negli altri, il ritmo incalzante e la forte tensione ci introducono in un universo in bilico tra visioni oniriche e desolante realtà, allucinazioni solitarie e sempre vani tentativi di comunicare: uno scimmione che si lascia dominare da una scrittrice inaridita; un manichino con sembianze femminili che prima appaga e poi distrugge le piú folli speranze feticistiche; la violenza che esplode in una serie di ambigui oggetti lucenti (spade, lucchetti, bisturi)...
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