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Il 2 dicembre 1859 viene condannato a morte John Brown da un tribunale della Virginia, viene diffusa la notizia falsa che l’esecuzione è rimandata al 16 dicembre, forse per calmare le proteste internazionali. Victor Hugo scrive una lettera agli Stati Uniti d’America dicendo che riteneva impensabile che una grande nazione, che ha sempre lottato per la libertà possa condannare un uomo che lottava contro la schiavitù, la più orrenda privazione della libertà. Chiedeva l’intervento del governo federale che annulla le decisioni della Virginia. La lettera si conclude con la frase : ”c’è qualcosa di più spaventoso di Caino che uccide Abele, è Washington che uccide Spartaco. Il libriccino contiene anche il testo originale in francese, una postfazione con la storia del processo, e altre lettere di Hugo che si occupano della questione. Un bel libro di civiltà ed educazione civica.
Victor Hugo è sempre stato contro la pena di morte e in questo libro è presente la lettera-appello che scrisse agli Stati Uniti d'America per impedire l'impiccagione di John Brown, "il liberatore di schiavi", fissata per il 2 gennaio del 1859. Nella lettera, inascoltata, scrive: " Io non sono altro che un atomo, ma che, come tutti gli uomini, ho in me l'intera coscienza umana, mi genufletto in lacrime... e supplico a mani giunte...di salvare John Brown". Ad esecuzione avvenuta scrive: " John Brown è un eroe e un martire. La sua morte è stata un omicidio. La sua forca è una croce". In appendice è riportato l'ultimo discorso tenuto da John Brown dinnanzi alla corte il 2 dicembre del 1859. Parole bellissime.
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