Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Lettre à M.C*** sur l'unité de temps et de lieu dans la tragédie - Alessandro Manzoni - copertina
Lettre à M.C*** sur l'unité de temps et de lieu dans la tragédie - Alessandro Manzoni - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Lettre à M.C*** sur l'unité de temps et de lieu dans la tragédie
Disponibilità immediata
10,50 €
-30% 15,00 €
10,50 € 15,00 € -30%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
10,50 € + 4,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
10,50 € + 4,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Lettre à M.C*** sur l'unité de temps et de lieu dans la tragédie - Alessandro Manzoni - copertina

Descrizione


ST1186M

Copertina editoriale in  cartone rigido, 

a cura di U. Colombo,  testo in lingua francese a fronte, volume in ottime condizioni,  copertina e interno in ottimo stato,

345 pagine circa

Copertina come da foto 

 

. 345. . Ottimo (Fine). . . .
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - Ottima condizione
2570072155697

Conosci l'autore

Sua madre Giulia Beccaria, figlia di Cesare, il famoso giurista e filosofo, aveva sposato controvoglia Pietro Manzoni, ricco possidente del lecchese, assai più anziano di lei; Alessandro nacque dopo due anni e mezzo di matrimonio, e probabilmente fu il frutto di una relazione adulterina con il più giovane dei fratelli Verri, Giovanni. Il matrimonio ebbe breve durata e nel 1795 Giulia andò a convivere con il conte Carlo Imbonati, con il quale si stabilì a Parigi. Intanto Alessandro riceveva la sua prima educazione nei collegi dei padri somaschi, a Merate, fino al 1796 e poi, fino al 1798, a Lugano; si trasferì quindi a Milano nel collegio dei Nobili, retto dai barnabiti e vi stette fino al 1801. Ebbe allora contatti con gli esuli politici e approfondì...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore