(New York 1924 - Nizza 1987) scrittore statunitense. La sua opera ha radici nella condizione esistenziale di «nero»: l’esperienza di giovane predicatore nel ghetto; la fuga, nel 1948, a Parigi, dove conobbe Richard Wright; il ritorno in patria; l’adesione al movimento per i diritti civili, che l’ha visto impegnato sul fronte integrazionista. La allucinata Harlem delle chiese nere rivive nel suo primo, e più felice, romanzo, Gridalo forte (Go tell it on the mountain, 1953), che narra l’iniziazione religiosa di un adolescente in un linguaggio modellato sulla retorica biblica e sui ritmi del blues. Il tema congiunto religiosità-musica riappare in romanzi più tardi e meno incisivi, come Sulla mia testa (Just above my head, 1979) e domina le vigorose opere teatrali di B., Blues per l’uomo bianco (Blues for mr. Charlie, 1964) e L’angolo dell’amen (The amen corner, 1968, nt). Il motivo della diversità, razziale e omosessuale, è al centro di La camera di Giovanni (Giovanni’s room, 1956) e di molta sua narrativa, da Un altro mondo (Another country, 1961) ai racconti di Stamattina, stasera, troppo presto (Going to meet the man, 1965). Nei saggi Mio padre doveva essere bellissimo (Notes of a native son, 1955), La prossima volta il fuoco (The fire next time, 1963), Il prezzo del biglietto (The price of the ticket, 1985, nt), i materiali autobiografici si traducono in voce profetica che, per forza di introspezione e di denuncia, rinnova il genere del saggio americano.