Yacine Kateb è uno scrittore e drammaturgo algerino di lingua francese. Nato in una famiglia di tradizioni berbere, prese parte al movimento per l’indipendenza e subì il carcere. Emigrato in Francia, esercitò vari mestieri. Al tema originario della ricerca dell’identità nazionale, nei suoi scritti si sono aggiunte via via la preoccupazione per le conseguenze indesiderate del processo di modernizzazione del paese e la sensibilità per le condizioni dei lavoratori algerini immigrati. Tra le sue opere si ricordano le poesie di Soliloqui (Soliloques, 1946, nt), i romanzi Nedjma (1956), che gli ha dato la notorietà internazionale, e Il poligono stellato (Le polygone étoilé, 1966, nt). La pièce teatrale L’uomo con i sandali di caucciù (L’homme aux sandales de caoutchouc, 1970, nt) testimonia dell’interesse di Y. per eventi lontani come il conflitto vietnamita, mentre il saggio Africa, prova di indipendenza (Afrique, preuve d’indépendence, 1983, nt) ritorna sui temi centrali della sua produzione. Tra le altre opere teatrali di Y. si segnalano: Mohammed, prendi la valigia (Mohammed prends ta valise, 1971, nt), La guerra dei 2000 anni (La guerre de 2000 ans, 1974, nt), Palestina tradita (Palestine trahie, 1978, nt). Del 1986 è il volume L’opera in frammenti (L’oeuvre en fragments, nt).