(Colmar, Alsazia, 1500 ca - Burgheim sul Reno 1562) scrittore tedesco. Compose opere in tutti i generi allora in voga, poesie alla maniera dei maestri cantori, drammi biblici, sacre rappresentazioni ecc., ma soprattutto romanzi, per cui può essere considerato il creatore del romanzo in prosa tedesco. Mentre Il cavaliere Galmy (Ritter Galmy, 1539) e Storia di Renardo e Gabriotto (Historie von Reinhart und Gabriotto, 1551) sono ancora legati all’ambiente feudale e narrano vicende di cavalieri poveri, Lo specchio dei fanciulli (Der jungen Knaben Spiegel, 1554) vuole essere un libro educativo, ispirato ai principi pedagogici umanistici: i protagonisti sono due giovani, un figlio di contadini, che diviene cancelliere di un principe grazie alle sue doti, e un figlio di nobili, rovinato dalle cattive abitudini. Questa nuova visione borghese ispira anche il capolavoro di W., Il filo d’oro (Der Goldtfaden, 1554), storia dell’ascesa di un contadino fino al matrimonio con la figlia di un conte, e Il buono e il cattivo vicino (Von guten und bösen Nachbarn, 1556). In queste opere W. dà una descrizione realistica della vita del suo tempo. Fortunatissima fu la raccolta di facezie e aneddoti Libriccino per chi viaggia in carrozza (Rollwagenbüchlein, 1555), in cui l’intento moralistico cede al gusto del puro divertimento.