Michele Ainis è ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all'Università di Teramo, dove è stato prorettore vicario (nel 2001) e preside della facoltà di Giurisprudenza (dal 2001 al 2005). Ha pubblicato numerosi saggi, è membro del comitato di direzione di varie riviste giuridiche, ed ha tenuto conferenze in Italia e all’estero. Dal 1998 è editorialista della Stampa di Torino, dopo aver collaborato al Corriere della sera. Nel 2003 è stato eletto nel direttivo dell’Associazione italiana dei costituzionalisti. Coordina la Scuola di scienza e tecnica della legislazione “Mario D’Antonio” costituita presso l’Isle. Ha fatto parte di varie commissioni ministeriali di progettazione e di studio. Fra i suoi libri si ricordano: La legge oscura. Come e perché non funziona (Laterza, 2002), La cura (Chiarelettere, 2009), Chiesa padrona. Un falso giuridico dai Patti lateranensi a oggi (Garzanti, 2009), Privilegium. L'Italia divorata dalle lobby (Rizzoli, 2012), Romanzo nazionale. L'Italia e gli inganni della politica (Dalai, 2013), L'ordinamento della cultura. Manuale di legislazione dei beni culturali(Giuffré, 2015). È coautore con Vittorio Sgarbi di La Costituzione e la Bellezza (La nave di Teseo, 2016).