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Verso la fine della sua lunga e leggendaria carriera, Howard Hawks diresse una serie di film che si possono quasi considerare una trilogia, accomunati da una combinazione di sport e storia d'amore: Hatari!, Lo sport preferito dall'uomo e, appunto, Linea Rossa 7000. In quest'ultimo il regista, che aveva in precedenza lavorato con alcune delle più grandi stelle di Hollywood, decise di scritturare degli attori praticamente sconosciuti, uno solo dei quali (James Caan) divenne poi celebre. Anche se Hawks si pentì di questa scelta, essa dà al film un senso di freschezza che ben si sposa con la spericolatezza giovanile (sia sportiva sia amorosa) al centro della trama. C'è una ricorrente e voluta opposizione stilistica tra le scene di incontro e scontro fra le coppie (immagini nitide e dai colori saturi) e le sequenze di corsa automobilistica (granulose e documentaristiche), quasi a voler sottolineare il calore emotivo delle prime e la meccanica freddezza delle seconde, anche se, in ultima analisi, i due aspetti esistono in una relazione di simbiosi.
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