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“Los italionos, antifascisti nella guerra civile spagnola” è il saggio che ci regalano Franco Sprega e Ivano Tagliaferri, studiosi del movimento operaio e dell’antifascismo, proponendo un viaggio affascinante dallo scoppio della guerra civile in Spagna al suo tragico epilogo alla scoperta di figure di combattenti italiani per la libertà che hanno immolato le loro vite nel tentativo di opporsi al golpe del generale Francisco Franco contro la giovane Repubblica spagnola. Obiettivo concentrato sulle vicende di personaggi minori sui quali si alza il velo dell’oblio calato dalla storia: potremmo definirlo in particolare il contributo degli emiliani e via via definendo sempre più l’obiettivo della ricerca, le storie di personaggi partiti da Piacenza, la terra dei due autori, per contribuire con il proprio apporto diretto alla difesa della libertà. 50mila i volontari, 4mila dei quali italiani e, tra questi, gli autori ci propongono le storie degli “eroi minori”. Per citarne alcuni: Artemio Agosti, operaio militante del Partito Socialista emigrato in Francia nel 1922 per motivi politici, Massimo Ardemagni, figlio di ferroviere, emigrato in Francia nel 1930, anarchico, Luigi Bernini, bracciante, comunista, fuggito in Francia nel 1922 per sottrarsi alle bastonate dei fascisti, Mario Bertè, muratore, segnalato nel 1930 come soggetto pericoloso per il regime fascista, Giuseppe Bianchi, carbonaio, comunista, emigrato in Francia nel 1923 per sottrarsi alle violenze fasciste, Emilio Canzi, anarchico, decorato con la Croce di guerra durante la campagna coloniale in Libia, sarà comandante partigiano durante la Resistenza italiana. Un documento, una testimonianza che vale la pena inserire in libreria se non altro perché fuor di schema.
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