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L'amore di Melania G. Mazzucco per l'arte è noto. Qui l'autrice mi ha mostrato le luci insieme alle tante ombre proprie dell'arte, della vita e della personalità tormentata di Jacopo Robusti, per tutti Tintoretto. L'immersione nella Venezia cinquecentesca è facilitata dalla narrazione in prima persona e dalle descrizioni molto particolareggiate.
Scritto molto bene, con un lessico lussureggiante, com'è solito per la Mazzucco. Ma il contenuto è debole, per quanto il lavoro di ricerca sia mastodontico, perché eccessivamente barocco e ripetitivo. Il rapporto fra Tintoretto e la figlia è tratteggiato in modo fin troppo morboso e l'attrazione (sottintesa?) sessuale fra i due è talmente pervadente e continua da dar il voltastomaco dopo un po'. Tranquillamente un 2/3 di questo romanzo sarebbe potuto essere tagliato e ne avrebbe giovato immensamente.
La prima cosa che ho fatto dopo avere terminato la lettura di La lunga attesa dell’angelo di Melania G. Mazzucco è stata documentarmi meglio sulla vita e l’arte di Tintoretto. Mi sono addirittura recata a Venezia per ripercorrere i luoghi dell’artista. Ogni grande libro mi fa questo effetto, mi regala conoscenza e passione e le voci dei personaggi echeggiano anche dopo avere terminato la lettura. Il grande pittore veneziano Jacomo Robusti detto il Tintoretto, figlio di un tintore, artista del popolo, grande antagonista di Tiziano, genio ribelle, senza regole né padroni, sfidò addirittura Dio con la sua arte. Attraverso le pagine scritte dalla Mazzucco entriamo in uno dei periodi più affascinanti della storia: il Rinascimento. Teatro delle vicende di questa ammaliante trama è Venezia, la prima protagonista del romanzo per il modo in cui l’autrice la descrive – come fosse una persona. Negli ultimi giorni che precedono la sua morte, Jacomo Robusti, circondato dai suoi numerosi figli e dalla moglie Faustina, rivive i momenti salienti della sua vita e ne ripercorre le emozioni, i dolori, le gioie, le invidie, i sacrifici, i raccolti. La voce narrante è quella di Tintoretto che racconta la Venezia nel Millecinquecento sotto la minaccia della guerra contro i turchi e vede succedersi personaggi e situazioni diverse: dall’ombra nera della peste alla riforma protestante, dai fasti nei grandi palazzi dei dogi alla cronaca popolare. Procedendo con la lettura scopriamo cosa si cela dietro a ogni opera del pittore, ogni suo capolavoro racchiude un racconto, coinvolge personaggi e smuove emozioni. L’uomo che mise la sua arte davanti a tutto e a tutti, che rischiò di perdere il successo per non cedere ai ricatti dei politici, che fece della sua pittura un mezzo per parlare al popolo e a Dio, aveva un unico punto debole, sua figlia Marietta, la sua Scintilla.
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