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Degna conclusione della trilogia dedicata al detective Suden. Speriamo che Ani scriva altri libri su questo stupefacente investigatore.
Recensioni
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"Forse avrebbe dovuto intuire che il caso di cui aveva parlato al padre lo avrebbe portato a varcare una porta segreta, dietro la quale il suo annientamento sarebbe stato solo una questione di tempo?"
Chi è Tabor Süden? Forse il suo nome può non dire nulla a un lettore italiano, ma Süden è un detective di Monaco molto apprezzato in Germania, protagonista di una fortunata serie di gialli scritta da Friedrich Ani.
Emons Edizioni ha da poco iniziato a importare la sua saga anche in Italia. Il terzo titolo tradotto, “M come Mia”, in uscita il 2 novembre 2016, è in verità il diciannovesimo della serie. Ma non si spaventino i neofiti: Ani sa introdurre con naturalezza il nuovo lettore nel suo mondo. In poche pagine ci vengono presentati i membri dell’agenzia investigativa in cui Süden lavora: Edith Liebergesell, la titolare a cui anni prima hanno ucciso il figlio; Patrizia Roos, trentacinquenne bella e sveglia nonché barista part-time; Leonhard Kreutzer, settantenne insospettabile perfetto per i pedinamenti; e infine il protagonista, ex-poliziotto e ottimo segugio.
Si tratta di duri dal cuore tenero: spesso Edith riduce il salario ai genitori disperati che vogliono ritrovare i figli e i detective mentono quando si rendono conto che le donne “scomparse” in verità sono in sicure case famiglie, al riparo da compagni violenti.
“M come Mia” si apre con la denuncia della giornalista Mia Bischof, la quale non riesce più a contattare il compagno Siegfried Denning, di professione taxista. Ma qualcosa non quadra fin da subito: Mia sostiene di essere già stata al commissariato ma i poliziotti lo negano, la donna sembra molto indecisa, non esiste nemmeno una foto del misterioso scomparso, Süden viene avvicinato da un uomo che sostiene di essere un caro amico del taxista ma che si presenta con un nome falso.
È evidente che Mia menta (ma allora perché si è rivolta a un’agenzia investigativa?), quindi i detective decidono di pedinarla per scoprire di più. Una giornalista che non possiede un cellulare, incontri con loschi individui, le menzogne della polizia,… Che cosa si nasconde dietro questa sparizione? Forse legami con l’estrema destra? Forse i servizi segreti? Tabor Süden è deciso ad andare fino in fondo, scoprendo scomode verità e organizzazioni neonaziste, ma questa volta il prezzo da pagare sarà alto.
Friedrich Ani, dopo aver conquistato la Germania, è pronto ad approdare anche in Italia. Un entourage di personaggi indimenticabili, un’indagine che a ogni capitolo si fa sempre più complicata, le ombre atroci del neonazismo,… ci sono tutti gli ingredienti per tenere incollati alle pagine gli amanti del giallo e non solo.
Dopo i successi del poliziesco svedese, i lettori italiani potranno finalmente gustare la tensione del noir teutonico. “M come Mia” è un ottimo punto di partenza per scoprire questo nuovo mondo.
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