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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2021
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Finalista del Premio letterario per la Donna Scrittrice "Rapallo" 2020
C'è una fiaba in questo libro, e la fiaba racconta di una bambina e di una creatura misteriosa. La Creatura d'acqua scura che striscia nella soffitta è forse il fantasma di un uomo ucciso durante la Resistenza e il cui corpo è stato occultato nello stagno. La Creatura d'acqua scura somiglia - dal buio nel quale la bambina la incontra - al lupo che attende Cappuccetto Rosso, al ginepro che conserva vita e morte nei suoi rami, al fuso di Rosaspina bella addormentata nel bosco, alla mela avvelenata di Biancaneve. La Creatura d'acqua scura torna, come in una favola nera, ad avvertire, raccontare, raccordare la vita adulta e l'infanzia, le colpe e le assoluzioni, i morti propri e quelli degli altri, gli amici perduti e i luoghi ritrovati. Simona Vinci, raccoglitrice di erbe per l'arrosto, fichi per le conserve e storie per queste pagine, continua a dire della sua paura e della nostra, svelando perché abbiamo tutti vissuto nelle fiabe dei fratelli Grimm e come, qualche volta, torniamo a viverci. Un viaggio dentro e fuori "il gusto della paura" di una scrittrice italiana che, per sua stessa ammissione, talvolta vede ancora l'invisibile.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
C'erano una volta due fratelli: Jacob e Wilhem. Pastrano nero, occhi sgranati. Uno più serio, l'altro più alla buona. Viaggiavano, errando per villaggi e castelli. Portavano con sé solo domande e facevano tesoro di tutto quello che gli veniva risposto. Nel bosco, confine tra spavalderia e terrore, c'erano una volta una bimba dal Cappuccio rosso, una principessa in fuga dalla matrigna, una giovane dai capelli lunghissimi, una guardiana di oche, una bambina con una pallina d'oro... Simona Vinci, scrittura magnetica, mi ha portata dentro le fiabe a conoscere i fratelli Grimm e le loro storie.
Le favole sono parte costitutiva del nostro essere, stanno alla base della nostra storia e ci accompagnano da quando siamo piccini. Oggi anche la nostra vita ha in sé qualcosa di magico, quando sappiamo scorgere nella natura, negli animali il loro lato magico e il bosco è il luogo magico per eccellenza. L’autrice ripercorre la sua storia disseminando riferimenti alle favole dei fratelli Grimm, che pescarono nella tradizione orale tedesca. C'e un collegamento con ciò che di ancestrale evoca la paura in noi, anche i grandi giallisti e autori di noir fanno riferimento all’attrazione della paura per alcuni lettori
Saggio interessante, sia negli scorci di vita della scrittrice (l'intento della collana è proprio quello di far parlare di sé tramite le letture preferite), sia nell'esame delle fiabe dei fratelli Grimm. Ho comprato due libri di Marie-Luise von Franz citati nella bibliografia.
Recensioni
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