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Mal di casa è la straordinaria storia vera di una crisi personale e di un mondo intero, quello della nostra contemporaneità, dei mutui, di esosi affitti da pagare e case vacanza, e una profonda, importante riflessione sulla disuguaglianza sociale e sui nostri modelli di vita.
«Un libro che fa meravigliare per la sua bellezza e infuriare per l’ingiustizia che rivela» - George Monbiot
«Una bellissima ed emozionante dichiarazione d’amore per un modo di vivere differente da quello che conosciamo» - The Big Issue
«Un intenso memoir di disperazione e rinascita» - The Guardian
All’età di trentuno anni, l’artista inglese Catrina Davies si trova a condividere un appartamento a Bristol con altre cinque persone faticando ogni mese per pagare l’affitto della sua minuscola stanza. Tra lavori occasionali, progetti creativi per cui non trova il tempo perché troppo occupata a sbarcare il lunario e la preoccupazione costante di non riuscire più a permettersi un posto dove vivere, la sua vita sembra essere arrivata a un punto morto. Fino al giorno in cui non decide di fare ritorno nella sua regione, la Cornovaglia, con un piano: sistemarsi nel piccolo capanno abbandonato che il padre usava come ufficio prima di chiudere la propria attività per fallimento e renderlo casa sua. Nonostante le molte difficoltà (il capanno è davvero malridotto e a rigor di legge non potrebbe comunque essere abitato), la sua vita da quel momento cambia del tutto: Catrina ha finalmente il tempo di scrivere e comporre musica (e fare surf ), ma soprattutto, giorno dopo giorno, recupera il senso stesso di sé, scoprendo, o meglio riscoprendo, appena a un passo dalla civiltà dei consumi, del successo e della autoaffermazione, un’esistenza fatta di natura, boschi, mare – più dura e selvaggia certo, ma anche più intensa, libera, giusta. Mal di casa è la straordinaria storia vera di una crisi personale e di un mondo intero, quello della nostra contemporaneità, dei mutui, di esosi affitti da pagare e case vacanza, e una profonda, importante riflessione sulla disuguaglianza sociale e sui nostri modelli di vita.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Catrina Davies ci confida la sua scelta obbligata di vita volta all'essenziale. La crisi abitativa del Regno Unito, il divarico fra ricchi e poveri, la speculazione edilizia, l'amore verso l'ambiente e il ritmo dettato dal naturale scorrere del tempo l'hanno portata a decidere di andare ad abitare in un capanno dismesso appartenuto al padre. Di qui le riflessioni sulla solidarietà, sulle assurdità quotidiane del vivere contemporaneo, sull'inquinamento subdolo del mondo digitalizzato e la necessità di ritrovare un equilibrio più sobrio. Calcando le orme di Henry David Thoreau e del suo inno alla libertà in Walden ovvero Vita nei boschi, la Davies ci accompagna senza pesantezza e con partecipazione nel suo percorso a cui, almeno un po', dovremmo tendere. L'autrice ha un sito interne usato con molta parsimonia in cui è possibile ascoltare anche le sue canzoni, vi consiglio di farci un giro.
Bellissimo memoir: appassionante, toccante, ricco di spunti di riflessione e scritto benissimo.
Recensioni
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