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Anno edizione: 1997
Anno edizione: 2024
Anno edizione: 2021
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scheda di Villari, A., L'Indice 1998, n. 9
Per un pubblico di studenti o amanti della storia dell'arte, la collana "La Via Lattea" offre una serie di brevi saggi monografici firmati da noti studiosi con l'intento di fornire dati, notizie e contributi critici in maniera agevole ma approfondita.In quest'ottica, Fred Licht affronta la complessa produzione di Edouard Manet, i cui temi e il cui stile hanno spesso suscitato perplessità tra chi è abituato a identificare la pittura ottocentesca francese con le più gradevoli e rasserenanti opere impressioniste e postimpressioniste. "Pittore della vita moderna", Manet - analogamente a quanto farà Henry James nelle sue novelle - guarda con sincerità alla classe alto borghese cui appartiene, e se certa critica vedrà nei suoi quadri solamente belle immagini (dipingeva - dirà più tardi Matisse - "solo ciò che colpiva in maniera diretta i suoi sensi"), lo studio di Licht evidenzia un approccio alla realtà contemporanea ben più problematico: dall'inizio degli anni sessanta le sue opere fanno discutere gli artisti e la critica per l'abolizione dei volumi, della prospettiva, del chiaroscuro, mentre il pubblico, vedendosi "svelato" nei suoi tabù e nelle sue ipocrisie, grida allo scandalo. Convinto che il rinnovamento della pittura dovesse avvenire all'interno della tradizione, Manet dichiara apertamente i suoi modelli, citando nei suoi quadri Tiziano, Velázquez, Watteau, Goya, la scultura antica, ma li traduce in chiave moderna, con risultati spesso eclatanti: la sua "Olympia", provocante fino ai limiti della volgarità, non ha nulla della rassicurante dolcezza della "Venere di Urbino" di Tiziano, e i bianchi e i neri che dominano la tela sfuggono alle tradizionali regole della complementarità cromatica.Critico verso la realtà sociale e artistica del suo tempo, Manet affronta con il colore e con la linea problemi di contenuto e di forma: un'eredità impegnativa che sarà raccolta e compresa dalle avanguardie del Novecento e da Picasso.
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