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Benché la figura di una donna regina o imperatrice intesa non come consorte di un re o di un imperatore, bensì come investita dei poteri che esercita, propri del titolo nobiliare, sia più frequente in Gran Bretagna, è pur vero che la conservatrice Austria e con essa tutti i suoi territori che rappresentavano un impero ebbe anche lei un caso analogo, unico in verità nella storia di quella monarchia. Accadde nel XVIII secolo con Maria Teresa d’Asburgo (Vienna, 13 maggio 1717 – Vienna , 29 novembre 1780), che, in forza della Prammatica Sanzione emanata nel 1713 dal padre, l’imperatore Carlo VI, ereditò il governo dei vari possedimenti della monarchia asburgica, diventando arciduchessa regnante d’Austria, regina apostolica d’Ungheria, regina regnante di Boemia doi Croazia e Slavonia, duchessa regnante di Parma e Piacenza, duchessa regnante di Milano e Mantova, e inoltre granduchessa consorte di Toscana e imperatrice consorte del Sacro Romano Impero, in quanto coniuge di Francesco I, già duca di Lorena. Tutte queste cariche per Maria Teresa non furono semplicemente onorifiche, ma ne esercitò di fatto i poteri con mente aperta e innovativa, per quanto il suo accentuato cattolicesimo ebbe conseguenze certamente non piacevoli per ebrei e protestanti, perseguitati senza tregua. Occorre però ricordare il largo spazio che diede alla conoscenza, con le numerose biblioteche da lei volute (a Mantova esiste tuttora la biblioteca Teresiana, con opere di assoluto pregio) e con riforme di grande importanza, quale quella del catasto nel Lombardo-Veneto che favorì in modo determinante lo sviluppo di un’agricoltura d’avanguardia. Governò una quarantina d’anni, diede al mondo ben 16 figli, fra i quali la più nota, anche per la sua tragica fine, fu Maria Antonietta, andata a sposa a Luigi XVI di Francia.
Interessante biografia di questo gran personaggio e grande donna, anche se di non sempre semplice comprensione, dato l'intrecciarsi di moti fatti storici.
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