Questo libro è utile perché farà scoprire al lettore cose che conosce già ma senza sapere di conoscerle. Quindi lo aiuterà a superare il complesso di inferiorità di fronte a parole quali: Buzz Marketing, Viral Marketing, Marketing polisensoriale-emozionale. Si scoprirà come il primo “buzz agent” della storia sia stato un serpentello che reclamizzava mele nell’open space polisensoriale di un luogo chiamato “paradiso terrestre”. Si scoprirà come i primi ed i più grandi successi di marketing virale risalgono a migliaia di anni fa, senza avere a disposizione budget della direzione commerciale, senza spot, senza internet. Si chiamano: Taoismo, Confucianesimo, Buddismo, Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo. Si scoprirà che le grandi strategie polisensoriali dei brand del fashion e delle multinazionali in realtà non sono nuove ma datano, anche queste, migliaia di anni ed erano: aromaterapia, cromoterapia, musicoterapia. Un business anche a quei tempi. Stiamo spudoratamente copiando dagli antichi? Si scoprirà come noi stessi, nel momento in cui decidiamo la conquista di un partner sapremo inventare veloci azioni di guerrilla e seduttivi mix polisensoriali di profumi, colori, luci e… tatto! Nel libro si parla di tutto questo ma si chiama: “Marketing e comunicazione non convenzionale”. Se ne parla in modo concreto: concetto di base, struttura operativa e molti esempi. L’autore, concreto per sua natura e per quasi una quarantina d’anni di sfide aziendali, sa disporre sulla scacchiera tutte le pedine in modo chiaro, ordinato e strategico. “La conoscenza è potere” scriveva Francis Bacon. Questo testo introduce, senza dispersioni, alle attività del guerrilla, del virale, del polisensoriale dell’esperienziale ed emozionale. “La mente è come un paracadute – asseriva Einstein – funziona solo se si apre”. Questo dipende dal lettore, non dall’autore.
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