L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro molto simpatico che spiega concetti matematici molto complessi in una forma semplice e divertente, con una serie di esempi e aneddoti. E' un libro che per la sua chiarezza e linearità è adatto a tutte le età e i gradi di istruzione, ma spesso è molto ripetitivo e in alcuni frangenti diventa noioso. Andrebbe un pò snellito!
Un modo leggero ma non banale di trattare gli acerrimi temi dell’infinito attuale. Tra l’altro la Cheng si arrischia ad entrare nel mondo degli ordinali infiniti, ancora più ostico di quello dei cardinali infiniti.
(nota: io ho letto la versione originale inglese, quindi non posso commentare sulla traduzione) Eugenia Cheng ha un modo molto personale di parlare di matematica: nel suo libro precedente paragonava la teoria delle categorie al cucinare dolci, qui il viaggio verso l'infinito è costellato di ricordi di vita personale. Il lettore che sappia già un po' di cose sulla teoria degli infiniti forse non troverà molto di nuovo; il libro in fin dei conti si limita a sfiorare i problemi posti dalla teoria cantoriana. Il neofita invece troverà un grande vantaggio, perché Cheng batte moltissimo sulla constatazione che non possiamo fare matematica dell'infinito con le regole solite, e soprattutto mostra esplicitamente dove e come queste regole saltano. In questo modo si evitano tutti i danni dell'approccio scolastico tipico "si deve fare così", che rende la matematica troppo simile a una collezione di articoli di legge da imparare a memoria. (Sì, anche in diritto le leggi non nascono dal nulla ma hanno un razionale: ma ci siamo capiti).
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore