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Una storia semplice,quella di un matrimonio non della porta accanto,ma del piano di sotto.Insomma un matrimonio terra-terra, senza illusorie ambizioni,ma semplice,reale,completo e scoperto.Com'è l'istituzione sociale di una delle più grandi invenzioni della coppia:il matrimonio.In esso vi sono anche degli interessanti e provocatori flash sulla politica,sulla chiesa,sui rapporti sessuali tra coniugi.E' tutto vero,l'autore non è squallido,ma fotografico,anche nella descrittiva concretezza dei rapporti.E' uno specchio questo libro.Leggendolo sembra di vedere un film di Tinto Brass,ma non è così;non c'è sensualità,ma neanche volgarità.Indubbiamente è un romanzo a favore delle donne.
La storia è semplice, i due protagonisti sono le due persone più comuni che ci siano, ed è proprio questo il bello: il parlare di gente comune. La cosa è sempre più difficile, in una società settorializzata, in una globalizzazione che assurdamente unicizza invece di globalizzare. La differenza è sottile ma mastodontica, tutto è unico e parlare del tutto o di quel che il tutto unifica è quantomeno complesso. Si parla d'amore. Di un amore finito, d'accordo, ma d'amore. Ed è andata bene perchè come ben si sa d'amore parlano tutti e banalizzare è quanto mai consueto. Si è parlato di una coppia qualunque, con due lavori qualunque, in una vita qualunque, si è parlato di un matrimonio qualunque. Un matrimonio in crisi, tema molto attuale. Si è parlato di tempeste nei mari dell'anima, proprio nell'istante in cui ci si aspetta la sospirata calma, l'agognato riposo. Ci si sposa per essere felici, credo, eppure è spesso il matrimonio la chiave per capire di non esserlo, perchè come si legge: "tra un uomo e una donna non può esserci amore fine a se stesso, ma solo interesse che, se favorevole, si tramuta in sesso, se sfavorevole in noncuranza, in giudizi affrettati e spesso negativi". Ora questa frase è molto forte, sicuramente generalizza ma è purtroppo vera in moltissimi casi. Il matrimonio come chiave d'amore per capire che non si ama, bel concetto. Paola e Luca, lei non lo ama più, lui nemmeno. La differenza è nella consapevolezza, concetto chiave troppo spesso trascurato. Finchè l'amore c'è e si manifesta, lo fa con propensione all'eternità, con potenza incredibile, azzerando il tempo. Nel momento in cui vien meno ci si rende conto che l'amore è come le altre cose, sente il passar delle stagioni. Chi ama ne è consapevole, chi è titubante non ama.
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