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Un libro scoperto grazie alla scuola che lo ha proposto assieme ad altri generi letterari. A 14 anni ho avuto modo di leggere per la prima volta un libro più complesso, che mi ha catapultata in un’ottica diversa. Incoronata è un po’ come “la signora in giallo” e tra il linguaggio e i temi, questo libro può solo essere apprezzato
Ambientata a Calabbascio, toponimo appropriato per una qualsiasi città che non cambierà mai, "Qua stiamo a Calabbascio, e qua ognuno pensa ai cazzi suoi. Così è stato sempre, è e sarà. Altro che storie!" (pag. 23), il romanzo "Meritarsi l'erba" (Robin Edizioni, 2010, 140 pagine, 11,00 euro) di Rosaria Tenore ruota intorno alla figura straordinaria di Incoronata Nigro, un'ottantenne giustiziera silenziosa che medita di mettere in atto la sua vendetta nei confronti di una moglie fedifraga, quella del suo amato nipote. Poi la scoperta inimmaginabile di un altro mondo, parallelo e squallido, che la spingerà a promuovere una campagna di solidarietà e di pronto intervento, con l'aiuto della polizia, finalizzati al salvataggio di una bambina cieca usata come giocattolo sessuale. Nel romanzo non mancano le critiche al sistema della giustizia italiana che, spesso, è causa di quell'omertà difficile da sconfiggere, perché chi denuncia non si sente al sicuro soprattutto quando ha la certezza che i "delinquenti" trascorrono solo un periodo di ferie nelle patrie galere. Né mancano riferimenti ai cambiamenti sociali e al valore attribuito ai soldi e al lavoro "Incoronata non aggiunse altro. Per principio lei era contraria ai debiti, era convinta che si potevano comprare le cose solo se si avevano i soldi per farlo, altrimenti niente. Inoltre non riusciva a capire come mai, con tutta la disoccupazione che c'era in paese, tutti quanti s'accattavano 'ste mostre di macchine" (pag. 38). Un romanzo di facile lettura che fa riflettere sui valori etici e morali, senza trascurare i mutamenti sociali. Sorprendente nel finale e con un personaggio, Incoronata, ideale per una serie di romanzi giallo-noir.
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