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"I mondi degli altri che si incrociano col mio", recita un verso di questo libro di Guido Mazzoni, intitolato appunto "I mondi". E questo contrasto tra io-altri, interno-esterno, verità-finzione, solitudine-comunione domina tutte le sei sezioni in cui è suddiviso il volume, che alterna brani in prosa (dal ritmo lento e meditato, intenso e introspettivo) a poesie dall'andamento narrativo e per lo più paratattico, che sembrano quasi svolgere la funzione di eco, di intensificato ribadimento alle asserzioni in prosa. Versi e prose prendono spesso spunto da avvenimenti biografici (un'operazione subita nell'adolescenza, "la possibilità della mia morte...la marginalità del mio destino fra quelle porte a vetri"; il piccolo appartamento in periferia pagato con un mutuo che fa litigare i genitori; i coinquilini laboriosi contenti del poco che hanno; la commessa che ripete docilmente gli stessi gesti "aderendo a ciò che le è accaduto, a ciò che è stato fatto di lei, come a un destino che è insensato contestare"; il figlio neonato esibito da una coppia amica, impaurita e fiera del suo nuovo, "irreversibile" destino genitoriale). Ma pur partendo da esperienze personali, l'autore sa fare emergere, con consapevole e compassionevole malinconia, la sua pacata riflessione su ciò che accomuna tutti gli esseri umani: un'esistenza di solitudine e incomunicabilità, di finzioni pubbliche e disperazioni private, di fallimenti personali e approdi finali che conducono al nulla: "Non c'è un senso ma un infinito adattamento", "ogni istante basta a se stesso/ e alle cose che ripete", "nell'incredibile/ massa degli altri per cui non esistiamo. Oggi penso/ che l'essenziale non sia comunicabile,/ ma imploda al di fuori di noi", "solo violenza al fondo delle cose", "Ora so che non ha senso rompere/ la miopia che ci fa esistere". Estraneità, rassegnazione, sconfitta. Anche la poesia si orienta verso un'oggettivazione disincantata dell'esistenza, verso una sconsolata filosofia.
un libro di poesie e prose riflessivo, visionario e dal forte accento esistenziale. Merita più letture, e a distanza di tempo l'una dall'alta.
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