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Anno edizione: 2012
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Gli Aerosmith si ripresentano con un album di brani inediti dopo circa 10 anni dall'uscita di "just push play" che faceva pensare ad una sorta di nuova sperimentazione musicale da parte del gruppo, ma che almeno a mio avviso non era molto riuscito. Ma torniamo all'oggetto della recensione: questo album nonostante i 40 anni di carriera del gruppo (la cui formazione è ancora quella originale!!) è stato in grado di sorprendere, il sound è quello tipico ma si nota comunque la capacità del gruppo di stare al passo con i tempi per questo è sicuramente piacevole da ascoltare. Brani come "Out go the lights" e "another last goodbye" sono dei capolavori, mentre altri sono delle autentiche sorprese come "Up on a mountain". Per un appassionato del gruppo sicuramente un must have.
Il peggiore di tutta la loro carriera: inqualificabile se non con lo zero spaccato. Erano anni che attendevo un loro lavoro dopo il mediocre Just push play, in cui si salvavano 4 canzoni su tutto il lavoro (ed ovviamente non parlo di Jaded che era di livello pari al livello complessivo del CD): speravo quindi in qualcosa, se non al livello di Pump, almeno ai livelli di Nine Lives, ed invece? Ed invece peggio di Done with mirrors, ben oltre l'orrore dell'oblio della creatività musicale di Rock in a hard place, in cui erano sepolti dalle droghe e dai litigi e dalle separazioni intestine. Sappiano i loro fan della vecchia guardia come me, quelli che insomma amano Monkey on my back, Voodoo medicine man, oltre ai grandi hit alla Eat the Rich e What it takes, Ragdoll, che qui siamo al capolinea definitivo. Basta, la festa è finita, scendete dal treno ragazzi, tutti a casa. Un orrore musicale, frasi trite e ritrite, passaggi musicali scontati e, peggio di tutto, il rock messo in cantina in almeno 3 pezzi a favore di qualcosa che anche in un coro ecclesiastico faticherebbero a mandare giù (Another last goodbye è scandalosa, ma anche quel duetto con la Underwood è roba che neanche Mietta e Minghi avrebbero accettato di fare). Insomma io l'ho comprato ed adesso lo metto in vendita su subito.it a 10Euro spedito e se non lo venderò lo regalerò, perché un tale orrore Steven Tyler, il mio ex amatissimo Steven, se la può infilare esattamente dove suggeriva di fare lui stesso venti anni fa con la mostarda Grey Poupon. Meglio morire in piedi, Steven, che sopravvivere annaspando in ginocchio peggio di barbone, che ha molta più dignità di te. E per inciso, cambia chirurgo che sembri un incrocio tra Julia Roberts e Carly Simon distorto con il fotoritocco. Lavoro Indecente.
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