Samuel Barber (1910-1981): To Longwood Gardens; Tre Preludi Corali (Ach Gott, vom Himmel; O Jesu Christ, Du höchstes Gut; Straf’ mich nicht in deinem Zorn); Partite diverse sopra Straf’ mich nicht in deinem Zorn I (Partita I; Partita II; Partita III; Partita IV); Partite diverse sopra Straf’ mich nicht in deinem Zorn II (Partita I; Partita II; Partita III; Partita IV (Canone alla Quarta)); Preludio e Fuga in si minore; Suite per Carillon (Adagio; Scherzetto. Allegro vivace; Andante, un poco mosso; Finale. Allegro molto); Chorale for a New Organ; Adagio for Strings op. 11; Wondrous Love: Variations on a shape-note hymn op. 34; Preludio Corale su Silent Night da Die Natali op. 37.
Un fanciullo prodigio Samuel Barber iniziò la sua carriera di compositore in tenerissima età, al punto da diventare un vero fanciullo prodigio. All’età di nove anni aveva già deciso che da grande sarebbe diventato un musicista e un anno più tardi scrisse la sua prima opera o – almeno – il primo atto della sua prima opera, visto che subito dopo il cuoco che gli faceva da librettista perse improvvisamente l’ispirazione! In un primo tempo Barber lavorò come organista e – anche se in seguito si concentrò su altri ambiti repertoriali – le composizioni per organo furono sempre presenti nella sua produzione. Questa strepitosa registrazione integrale curata da Rudolf Innig tratteggia una panoramica molto ampia sull’evoluzione della grande carriera compositiva di Barber. Un’interpretazione di assoluta autorevolezza Come si può facilmente immaginare, l’Adagio per archi costituisce il principale punto fermo della produzione di Barber. Questo commovente brano venne eseguito per i funerali di stato dei presidenti degli Stati Uniti Roosevelt e Kennedy e per le cerimonie funebri della principessa Grace Kelly e del celebre scienziato Albert Einstein. Questa celebre opera è stata riproposta anche alle Olimpiadi nell’arrangiamento organistico di Puff Daddy e di Herbert Grönemeyer e anche Barber ne realizzò una trascrizione organistica. Come si notò meglio in seguito, Barber non fu particolarmente felice di questo clamoroso successo, perché in questo modo le altre opere della sua vasta produzione finivano per rimanere in secondo piano. Un classicissimo natalizio Barber dimostrò sempre di avere una spiccata predilezione per la sensibilità. La sua ultima opera per organo è un preludio corale a Silent Night, Holy Night, una carola molto conosciuta e amata anche negli Stati Uniti. Se poi l’ondeggiante ritmo di 7/8 e le armonie bitonali siano del tutte adatte per introdurci nello spirito natalizio, beh quello è tutto un altro discorso! Una raffinata filosofia compositiva Barber dimostrò di possedere una grande raffinatezza compositiva nelle Variazioni su Wondrous Love e la Suite del 1934, concepita in origine per un carillon costituito da una serie di melodiose campane intonate collocate in un campanile, dimostra meglio di qualsiasi parola come Barber seppe battere percorsi artistici del tutto insoliti. Rudolf Innig ci accompagna in questo fascinoso viaggio nella vita e nell’opera del compositore americano, potendo contare su uno strumento straordinario come l’organo Schuke della Heilig Kreuz Kirche di Detmold. Questo organo da concerto costituisce lo strumento ideale per esprimere fino in fondo la brillante filosofia sonora di Barber.
Leggi di più
Leggi di meno