Nagottville
di Massimo Baraldi
Nagottville è un grumo d’asfalto e cemento spalmato tra il fianco delle colline e uno strano mare, tanto stretto e piatto da sembrare proprio un lago… ? Maceo Manin, lì in cerca di fortuna, incontra la bella Neve Gronchi e subito scocca la scintilla dell’amore, tra gli abitanti che si interrogano su una misteriosa serie di decessi e la leggenda di un tesoro. ? Maceo e Neve sembrano essersi ritrovati e riconosciuti, al di là di ogni ragionevole dubbio: due metà della stessa inquietudine, pronte a mettersi in viaggio verso un personalissimo paese delle meraviglie. ? Nagottville è una scanzonata escursione nei territori del noir, genere qui declinato da Massimo Baraldi in assoluta libertà, sul filo di una scrittura dai tratti intensi, ma anche comici ed evocativi. ? “Il vicebrigadiere Ermanno Imbruglia si coprì la bocca con il dorso della mano: detestava le levatacce, l’acqua, i vecchietti nudi e, più in generale, ne aveva davvero le palle piene. I gabbiani, annusando la morte, volteggiavano a pochi metri d’altezza — ma non osavano avvicinarsi troppo…” ? ????? Un romanzo noir che fa saltare tutti gli schemi convenzionali, un thriller italiano per tutti i lettori stanchi dei soliti cliché. (Il Libraio Soddisfatto) )
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