L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un po deludente
“Una commedia che fa piangere” ha dichiarato il regista De Angelis che ha preso l’opera di Eduardo De Filippo e ne ha fatto una versione più amara ma conservando la sua essenza comica e il racconto esistenziale che aveva fatto il drammaturgo napoletano. E che conferma di essere, anche in questo adattamento moderno, una storia universale, adattabile a tutte le epoche. La storia di quella che oggi potremmo chiamare una famiglia disfunzionale o semplicemente una famiglia come tante altre nella quale i segreti, i dolori, le frasi non dette si tramutano prima o poi in macigni. Una versione sicuramente più introspettiva nella quale le nevrosi e i drammi dei personaggi sono rappresentati in maniera più “violenta”, come quelle di Ninuccia che Pina Turco riesce a rendere in tutta la sua tragicità: la sua è una vita intrappolata in un matrimonio senza amore che sopporta solo per non ferire i suoi genitori, per non affrontare l’onta dello scandalo in un’epoca nella quale vigeva ancora il delitto d’onore. Una donna antica e contemporanea divisa tra l’amore romantico e quello borghese sapendo benissimo quale deve seguire per essere felice. Una decisione che la madre Concetta non può accettare e che nasconde al marito troppo preso dal suo presepe, dall’illusione di una famiglia felice, una cecità che gli sarà fatale. I cocci dei soprammobili rotti con rabbia da Ninuccia, il presepe che scaraventa per terra perché esausta, i pezzi che suo padre dovrà di nuovo mettere insieme, incollare, sembrano quelli delle loro esistenze divise tra il dovere, la sofferenza e l’amore: come anche quella di Nicola, che insegue una donna che non lo ama, e di Vittorio che non può avere la donna che ama e che lo ricambia. L’atmosfera è però quella autentica e suggestiva scritta da Eduardo De Filippo grazie soprattutto alle interpretazioni eccezionali dei protagonisti che non scadono nel folclore ma restituiscono tutta la verità dei loro personaggi tanto amati e per questo difficile da rendere
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore